Nini Salerno, uno dei componenti dei mitici Gatti dei Vicoli Miracoli, è stato ospite del programma di Rai Due, I Fatti Vostri: “Come nascono i Gatti? Nascono in un liceo classico di Verona che noi frequentavamo – ha spiegato – io ero più grande di loro di due anni, ero ripetente due volte. Poi abbiamo finito il liceo, ce l’ho fatta… Come siamo arrivati in tv? Gli incontri. Il nostro talent scount si chiamava Cino Tortorella, il famoso Mago Zurlì, scoperti da un mago nel 1971 al Derby di Milano”.



Poi arrivò il programma No Stop: “E’ stato uno spartiacque – le parole di Nini Salerno – è come la spedizione dei Mille, era il primo programma fatto con quella cifra. Chi arrivava alla tv di allora ci arrivava dalla gavetta, poi avevamo una complicità assoluta con il povero Enzo Trapani che puntò su di noi”. Ma come è stato trovarsi improvvisamente famosi in tutta Italia? “Abbiamo fatto 7 anni di gavetta anche nelle cantine, poi quel programma è stata una piacevole sorpresa per tutti. Chi scriveva i testi? Era un lavoro di gruppo grosso modo, mentre per le canzoni la musica era di Umberto e i testi erano i miei. Poi casualmente al Derby conoscemmo un signore che si chiamava Diego Abatantuono che ci faceva da tecnico delle luci”.



NINI SALERNO: “CON I GATTI CI SENTIAMO ANCORA”

E ancora: “Siamo stati sempre senza vergogna – ha continuato Nini Salerno – abbiamo fatto qualsiasi cosa. Il gruppo è stato il nostro segreto. Abbiamo anche conosciuto Woody Allen in quel periodo, andammo a New York con lui, ci diede dei testi, siamo stati con lui qualche giorno siamo andati a sentirlo suonare il clarinetto. E’ un uomo di vetro, ci dissero di stringergli la mano piano piano…”.

Come mai alla fine I Gatti si separarono? “Alla fine Gerry Calà iniziò a fare i film, noi siamo andati avanti fino al 1986 ma ci sentiamo ancora tanto, diciamo ancora le stesse st*onzate dell’epoca”. Sul suo figlio adottato Garvey, Nini Salerno ha raccontato: “In Martinica ho conosciuto questo ragazzo e due giorni prima di partire mi diede suo figlio e mi disse di portarlo in Italia. Mia moglie era una donna straordinaria, dal grande cuore, e abbiamo accettato la provocazione della vita. Lui ha 46 anni, è un uomo meraviglioso, ed ha una figlia di 5 anni”.