Ninni Bruschetta sta portando in scena il suo nuovo spettacolo “Il mio nome è Caino”, che annovera la presenza in scena della pianista Cettina Donato. Lui, abituato a ruoli di secondo piano, o comunque lontani dal protagonismo, vestirà, per una volta, i panni del personaggio principale. “Io sono il protagonista, guai se non lo fossi questa volta… Sul palco siamo solo in due!”. L’argomento attorno al quale ruota lo spettacolo è la mafia, analizzata dal punto di vista di un killer, raccontandone financo la storia. La tournée partirà da Roma, ma saranno toccate anche altre città e regioni italiane, fra cui l’artista ha ricordato Torino, Pescara e l’Umbria. Poi, in studio è stata diffusa in sottofondo, la canzone “Gli occhi del cuore”. “Mi ricorda ‘Boris’, la più importante serie tv a cui ho preso parte, con Francesco Pannofino, ha commentato Bruschetta. Proprio Pannofino gli ha inviato un videomessaggio a sorpresa: “Ti auguro tanta m**** per ‘Il mio nome è Caino’“. Un saluto accolto con un ampio sorriso dall’attore siciliano.



NINNI BRUSCHETTA ATTACCA IL TEATRO DI MESSINA

Ninni Bruschetta, celebre attore di teatro, fiction e tv oggi ospite a “Vieni da Me”, trasmissione di Rai Uno condotta da Caterina Balivo, è intervenuto negli scorsi giorni sulle colonne del Normanno.com per parlare del teatro di Messina, di cui è stato direttore artistico per un triennio: Se devo essere positivo, devo sperare che il nostro teatro esca il più rapidamente possibile dal tunnel in cui si trova. Non produce, non fa formazione, non crea indotto, non sostiene l’attività sul territorio, non interagisce con il pubblico, non ha un vero e proprio organico tecnico e organizzativo, non riesce ad accedere alle contribuzioni ministeriali, non partecipa ai bandi nazionali ed europei ed è crollato anche a livello regionale, dove risulta all’ultimo posto del furs. Ne deriva una stagione di ospitalità, come si addice a un qualsivoglia teatro comunale, di spettacoli patinati e costosi, in netto contrasto con le finalità dell’ente e con il corposo organico di cui è dotato”. Per poi aggiungere: Il teatro è una disciplina, non è semplice spettacolo, esibizione ricchi premi e cotillons, come diceva Arbore. Lui comanda, ti porta sulle sue tavole e ti mette a nudo. Richiede preparazione, capacità, studio, conoscenza, coraggio, cultura, prontezza e devozione”.



CHI È NINNI BRUSCHETTA?

Ninni Bruschetta ha iniziato la sua carriera nel 1983, fondando una sua compagnia teatrale, la “Nutrimenti Terrestri”. Successivamente, per tre anni, dal 1996 al 1999, è stato direttore artistico del teatro di Messina, lo stesso che ora è finito nel mirino dell’attore per le difficili condizioni in cui versa. Per quanto riguarda il cinema, ha lavorato a film come “La vita che vorrei”, “Il giudice ragazzino”, “L’uomo in più”, “Mio fratello è figlio unico”, mentre sul piccolo schermo ha recitatonelle fiction “Paolo Borsellino”, “Il generale Dalla Chiesa” e “Aldo Moro – Il presidente”. Dal 2007 interpreta il personaggio di Duccio Patanè, un direttore della fotografia cocainomane, nel telefilm “Boris, trasmesso dalla tv satellitare Fox, nonché in “Boris – Il film”. Dal 2008 al 2009 ha interpretato in “Squadra antimafia – Palermo oggi” il ruolo di Alfiere. Dal 2011 è Salvatore Lobascio nella serie televisiva “Fuoriclasse”. Nel 2012 è nel cast de “La moglie del sarto”, mentre nel 2016 entra nel cast di “Un posto al sole”.

Leggi anche

Amici 2024, Pettinelli boccia proposta della Celentano: "Patetica"/ Replica furiosa: "Lo dici a tua sorella!"