Chi è Nino Bixio? Origini e storia e l’incontro con Mameli

Nino Bixio è stato un generale, patriota e politico italiano, indiscutibile protagonista del Risorgimento Italiano. Gerolamo Bixio detto Nino, questo il suo nome completo, è nato il 2 ottobre del 1982 a Genova. La morte della madre segna la sua vita: a soli 9 anni, infatti, complice un carattere ribelle, Bixio si imbarca all’età di 13 anni come mozzo su di un brigantino che salpava per le Americhe. Proprio durante questo lungo viaggio durato 3 anni, i compagni d’avventura cominciano a chiamarlo Nino, il nome che gli rimarrà per il resto della vita e che l’ha fatto entrare nella storia del nostro paese come uno dei protagonisti indiscussi del Risorgimento.



Il mare è stato la seconda casa di Nino Bixio. Nel 1845, dal porto di Genova si imbarca nuovamente su una nave mercantile, che lo porta a toccare mete esotiche come Sumatra e grandi città d’oltreoceano come New York. A Parigi nel 1846 entra in diversi gruppi contro la monarchia di Luigi Filippo. Proprio qui conosce Giuseppe Lamberti, il capo dei mazziniani in Francia. A Genova nel 1847 conosce la mamma di Mazzini, i fratelli Ruffini e Goffredo Mameli facendo così il suo ingresso nel mondo della cospirazione. Nel 1848 decide di arruolarsi come volontario contro l’Austria. Non solo, presente anche in Romagna nei panni dell’ufficiale garibaldino e si è impegnato anche a difendere la Repubblica romana dalle truppe francesi.



Nino Bixio e Garibaldi: rapporto privilegiato con il generale

La storia di Nino Bixio l’ha portato anche ad assumere un ruolo importante con il generale Giuseppe Garibaldi. Proprio con il generale partecipa alla formazione di gruppo di volontari dei Cacciatori delle Alpi e il suo rapporto privilegiato si fa notare durante l’organizzazione della spedizione dei Mille. Considerato il braccio destro di Garibaldi, Bixio guida l’arrembaggio ai vapori della Rubattino, il Piemonte e il Lombardo, anche se la sua partecipazione in questa impresa è ricordata sui libri di storia per una serie di episodi violenti di cui è stato protagonista: una serie di sfuriate e litigate con gli ufficiali.



Nel 1861 e 1867 Nino Bixio viene eletto deputato a Genova grazia anche al sostegno di Agostino Depretis a Castel San Giovanni. Durante la sua carriera politica fa parte della Commissione generale per il Bilancio occupandosi della problema del brigantaggio. Nel 1871 chiude ogni rapporto con l’esercito italiano dove aveva continuato ad servire come comandante della divisione territoriale di Brescia nel 1866, di quella di Perugia nel 1867 e infine, durante la presa di Roma del 1870. Il 6 luglio del 1873 parte nuovamente in mare con direzione per Batavia e Singapore. A Sumatra si ammala di febbre gialla e muore il 16 dicembre 1873.