Nino Formicola, grande attore comico, è stato ospite del programma di Rai Uno, Uno Mattina in famiglia. L’artista è attualmente a teatro con il suo spettacolo “La cena dei cretini”, e parlando del suo show ha ricordato un curioso aneddoto risalente ad inizio carriera: “Mi è venuta in mente una cosa – ha spiegato Nino Formicola parlando in diretta tv sul primo canale – io ho cominciato la mia carriera in Rai con ‘Non stop’ nel 1978, e quando eravamo a Roma per incontrare Bruno Voglino, quello che all’epoca era un genio, per noi comici avere qualcuno dall’altra parte del tavolo e la competenza di capire, e Voglino ha messo in onda noi, Benigni, Gatto dei vicoli miracoli… aveva un fiuto quel signore che metà bastava”



Quindi Nino Formicola ha proseguito: “Per la prima volta io vado a mangiare in un famoso ristorante di Roma dove andavano gli artisti, e mi trovo davanti un posto vuoto, e ad un certo punto arriva questa signora che era Ornella Vanoni. Io sono rimasto scioccato perchè tutta la sera parlava e io invece ero timido, mi trovavo improvvisamente in mezzo a persone conosciutissime che avevo sempre visto in televisione, io povero studente in medicina, quindi capisci che mi son trovato piazzato completamente, una scena che mi è rimasto nel cuore? Assolutamente sì”.



NINO FORMICOLA: “HO DOVUTO FARE L’ISOLA DEI FAMOSI PER DIRE CHE ESISTEVO”

In chiusura Nino Formicola ha commentato la tragica scomparsa di Bruno Arena dei Fichi d’India: “Per i comici è difficile essere scemi, è un lavoro in cui non te lo puoi permettere. Nei confronti loro – ha proseguito Nino Formicola parlando dei Fichi d’India – da un paio di giorni ho una sensazione strana”.

“Io capisco benissimo – ha continuato Nino Formicola – cosa significhi per Max trovarsi da un giorno all’altro senza il compagno di sempre, io mi sono trovato senza Andrea dopo 40 anni, è stato un trauma per me riuscire a recuperare la cosa, sono dovuto andare all’Isola dei Famosi quindi fate un po’ voi, per dire che esistevo, che ero ancora vivo, la gente pensava fossimo un unicum, mi fermava per la strada e mi diceva ‘Lei adesso cosa fa di bello?’ e io rispondevo ‘Continuo a fare lo scemo’ purtroppo senza il 50% che ci consentiva di essere tre invece che due, quindi capisco perfettamente Max in questo momento”.