Nino Frassica, una carriera all’insegna dell’umorismo: l’esordio con Renzo Arbore

La comicità è una cosa seria; potrebbe sembrare un paradosso come affermazione, ma nulla di più chiaro può essere detto in riferimento ad uno dei massimi rappresentati dell’umorismo italiano: Nino Frassica. Una vita dedicata al teatro, alla recitazione, il tutto diviso tra piccolo e grande schermo senza mai perdere una verve unica nel suo genere. Il suo debutto coincide con l’intuizione di Renzo Arbore, che lo sceglie per Radio Anghe Noi – programma radiofonico degli anni ’70 – colpito da un particolare messaggio di presentazione lasciato in segreteria.



La carriera di Nino Frassica spazia poi in tutti i settori attinenti alla recitazione, comprese diverse partecipazioni ai programmi televisivi più seguiti dal punto di vista dell’umorismo, come ad esempio Colorado Cafè. Tra i suoi ultimi impegni spicca la presenza fissa nel cast de Che fuori tempo che fa; impreziosendo lo spin-off condotto sempre da Fabio Fazio con sketch comici e momenti irriverenti.



Nino Frassica e il rapporto con il pubblico giovane: “Adesso è tutto più veloce…”

Tra le prossime novità legate agli impegni professionali di Nino Frassica, spicca il suo intervento – il prossimo 16 settembre – presso il Palazzo dei Congressi di Lugano per l‘Endorfine Festival. L’attore offrirà un monologo sulla comicità surrealista – di cui è forse tra i massimi esponenti – ispirandosi anche al suo ultime romanzo: “Paola, una storia vera”. Per l’occasione, il comico ha rilasciato un’intervista al portale NewHome focalizzandosi proprio sull’evento. “La scrittura per me è libertà, non ho freni nel dare impulso alla mia immaginazione. Se faccio un film o partecipo a un programma tv, devo comunque far riferimento a una scaletta, a una sceneggiatura. Se scrivo invece sento un impulso diverso, che mi fa sentire libero”.



In riferimento ai grandi complimenti che spesso riceve, Nino Frassica ha spiegato: “Oggi anche i grandi complimenti li vivo con un certo distacco che è dato dalla mia esperienza, anche se ogni cosa che faccio fortunatamente la faccio con l’entusiasmo della prima volta, con l’intento di farla bene“. Sui giovani invece, il maestro della comicità ha spiegato: “Come si conquista il popolo giovanile? Ho imparato in certi casi ad adeguarmi ai tempi. Non ho cambiato i contenuti, cambio le modalità e il tempo in cui dire la battuta. Ora deve essere tutto veloce, devi subito fare goal“.