Il caso del gatto di Nino Frassica e famiglia, Hiro, scomparso mentre si trovavano a Spoleto dove lui era impegnato nelle riprese della serie tv Don Matteo, sfonda il muro della cronaca e dei social e sfocia in una battaglia legale a colpi di querele. È quanto emerge dalla Tgr Umbria, secondo cui risulterebbe aperto un fascicolo per stalking e diffamazione dopo la querela presentata dai vicini accusati dai Frassica di aver causato la sparizione del loro animale domestico. Una nuova pagina della vicenda in cui risulterebbero indagate Barbara Exignotis, moglie dell’attore, e la figlia della donna.



Secondo quanto ricostruito dalla redazione regionale del telegiornale Rai, la vicenda sarebbe ora al vaglio della Procura di Spoleto e sarebbero in corso accertamenti sul presunto lancio di sassi contro la finestra dei vicini da parte della moglie di Nino Frassica, che sarebbe anche accusata di insulti e minacce. Fatti che, riporta ancora la Tgr, sarebbero attualmente all’attenzione degli inquirenti unitamente ad un video che avrebbe come protagonista proprio Exignotis. Il pm avrebbe disposto il sequestro di un sasso che, secondo quanto sarebbe stato esposto dai vicini, sarebbe stato scagliato dalla moglie di Nino Frassica che li accuserebbe di aver fatto scappare il gatto Hiro lasciando la porta aperta. Ad assistitere chi avrebbe presentato querela, l’avvocato Fabrizio Gentili che, riferisce la Tgr, venerdì dovrebbe depositare un’altra querela per conto dei coniugi spoletini che sarebbero stati accusati da Frassica di aver sequestrato il felino. Anche loro, stando alle ipotesi d’accusa a carico dell’attore, sarebbero stati destinatari di offese e addirittura minacce di morte.



Querele dopo la scomparsa del gatto di Nino Frassica: la replica di Barbara Exignotis

Il caso del gatto della famiglia Frassica scomparso nel settembre scorso, per il quale l’attore ha messo in campo una ricompensa prima di 5mila euro poi salita a 10mila, ha scatenato un’ondata di reazioni anche sui social dove, attraverso alcune storie, Nino Frassica e consorte si sarebbero detti sicuri di chi lo avrebbe trattenuto all’interno di un’abitazione del centro storico della città umbra dopo la sparizione.

Interpellata dall’Ansa poche ore fa, la Procura di Spoleto si sarebbe limitata a confermare che “a seguito di querela è stato aperto un fascicolo in relazione alla vicenda citata“. A stretto giro una replica stringata di Barbara Exignotis, che alle domande della stessa agenzia di stampa avrebbe opposto un no comment: “Il mio avvocato mi ha detto di stare in silenzio assoluto“. Nino Frassica, poco dopo la scomparsa del gatto, in un video diffuso online aveva detto di aver tentato il possibile per ritrovare il loro amico a quattro zampe: “Abbiamo fatto di tutto per farcelo ridare, cani molecolari, droni, ma a questo punto confidiamo nel fatto che una volta tornati a Roma possano rilasciarlo“. La vicenda, però, adesso avrebbe assunto contorni ben più delicati con un risvolto legale ancora tutto da definire.