Nino Frassica, in una intervista al Corriere della Sera, ha parlato della sua esperienza a LOL 3, lo show di Prime Video condotto da Fedez. Il comico era tra i favoriti per la vittoria finale, ma alla fine si è autoeliminato, ridendo alle sue stesse gag. “Quando la dico grossa non mi fermo, mi diverto. Lo faccio sempre, è una deformazione, continuo a scherzare e poi me la rido. Anche quando faccio il varierà succede; solo al cinema non lo posso fare”, ha ammesso.



La sua comicità è costata dunque cara, ma l’avventura nel programma di sei puntate è stata certamente divertente. “Mi sembrava di stare in un manicomio senza infermieri. Ci vuole una forza bestiale a resistere, ridere è umano, non farlo è disumano. Adesso a LOL ho capito mille cose. Pensavo fosse un modo di dire che se ridi vieni eliminato. Se me lo dicevano ero ancora là”, ha raccontato. A volte, infatti, è sembrato a tratti annoiato. “È difficile farmi ridere per sei ore, mi distraevo”.



Nino Frassica: “LOL? Non ridere è disumano”. La sua comicità

Nino Frassica, dopo la conclusione di LOL 3, è tornato al suo lavoro. “Io sono già in pensione, ma mi annoio a non lavorare. Ho tante proposte, mi spiace dire di no a cose che mi piacciono”. Da anni ormai conquista le persone di tutte le età con la sua comicità. “È un gioco che mi viene spontaneo da sempre: scherzare e rovinare la logica è una forma di protesta contro i luoghi comuni. Io non ci sto: quando tutti vanno in una direzione io vado nell’altra. Il successo più facile all’inizio è arrivato con le storpiature: si dice in un modo e io lo dico in un altro, ma non mi sono limitato solo a quello. Ho iniziato a demolire tutto”.



È proprio questa sua imprevedibilità che piace al pubblico. “Bisogna essere originali e non cadere in battute scontate. Non mi piace appartenere alla comicità che fanno tutti, quella prevedibile; io cerco roba nuova, cerco di spiazzare”, ha concluso.