Con Nino Frassica in studio, il sorriso che taglia il volto è una piacevole costante; l’attore è stato oggi ospite di Caterina Balivo a La Volta Buona per raccontarsi, con la sua immancabile ironia, nei tratti salienti della sua meravigliosa carriera. Si parte dagli albori, dalle sue grandi occasioni al fianco di due maestri della televisione italiana: Renzo Arbore e Pippo Baudo. “Renzo Arbore mi ha scoperto, mi ha portato prima alla radio e poi a ‘Quelli della notte’. Io gli lasciavo messaggi divertenti in segreteria e così mi volle conoscere, nessun provino. Poco dopo mi chiamò Pippo Baudo nei suoi vari programmi”.



Simpatico un aneddoto di Nino Frassica con riferimento alla mamma: “Chiamò Renzo Arbore a casa mia e lei disse: ‘Ti ha chiamato quello della birra’, perchè ai tempi c’era la pubblicità…”. L’attore prosegue nel racconto di quegli anni con una vena particolarmente nostalgica ma con il sorriso di chi sa di aver vissuto i momenti forse più alti del varietà televisivo: “Cosa provo riguardando queste immagini? Una goduria, e poi dispiace che è passato tanto tempo; vorrei che fosse accaduto tutto la settimana scorsa”.



Nino Frassica e la ‘volta buona’ di Don Matteo: “Tra Raoul Bova e Terence Hill…”

Impossibile non trattare, nel salotto de La Volta Buona, uno dei ruoli più rappresentativi della carriera televisiva di Nino Frassica: Don Matteo. L’attore si è cimentato nel consueto gioco del ‘tritavolte’ dovendo dunque scegliere tra i due compagni di viaggio tra passato e presente: Terence Hill e Raoul Bova. A tal proposito, chiare le idee di Nino Frassica: “Enrico Oldoini mi convinse per il ruolo di Don Matteo agli esordi… Con Raoul Bova mi trovo benissimo, abbiamo fatto 10 episodi; un ragazzo tranquillissimo. Però, tra lui e Terence Hill, devo tritare il primo…”.



Proseguendo nel suo racconto, Nino Frassica ha poi svelato la genesi dell’esperienza sul set del film ‘The Tourist’ dove ha condiviso il set con due icone del cinema internazionale: Johnny Depp e Angelina Jolie. “In Germania ha molto successo Don Matteo, la madre di questo regista vede la fiction e gli piacevo proprio io; è stata lei a consigliare di scegliermi, me l’ha raccontato lui. Per me non c’era nessun ruolo, mi ha voluto in ‘The Tourist’ come dedica per sua madre”.