Nino Frassica è intervenuto sulle colonne del quotidiano “La Verità” per parlare a tutto tondo della sua carriera, a cominciare dai suoi esordi. L’attore ha rivelato che la sua vocazione per lo spettacolo si è manifestata in un momento in cui nella sua testa non avesse ben chiaro che cosa volesse fare nella vita: “Mi piaceva suonare e cantare, ma cantavo male, scrivere poesie e canzoni d’autore, ma non erano belle. Poi, siccome mi veniva facile far ridere, mi sono specializzato nella comicità”.
La prima esibizione di Nino Frassica in teatro risale al 2 marzo 1970: “Teatro Laudà, lo spettacolo si intitolava ‘C’è, ci fu, ci sarà la scuola’ e l’ho scritto io, oltre a recitare insieme ad alcuni miei compagni di scuola. Andò bene, naturalmente con tutte le ingenuità possibili di chi non ha mai fatto niente, però c’era senso dell’umorismo, la gente rideva. Non eravamo Gassman, ma eravamo divertenti. Tra l’altro, ho scelto i miei compagni non tanto come attori, perché nessuno lo era, ma per le facce toste”. Ben presto per Frassica si spalancarono le porte di radio e tv private: “Avevano bisogno di ragazzi per coprire il palinsesto. Di solito mettevano dischi e dicevano: ‘Ciao ciao’. Io, invece, tentavo di fare il varietà. Erano trasmissioni comiche… torniamo all’impreparazione, all’ingenuità, però erano varietà”.
NINO FRASSICA: “CHIAMAI PIÙ VOLTE RENZO ARBORE, FINCHÉ RISPOSE. IO E TERENCE HILL CI SENTIAMO SPESSO…”
Ai colleghi de “La Verità”, Nino Frassica ha anche confidato che fu lui a contattare Renzo Arbore per “farsi scoprire”. In particolare, gli lasciò alcuni messaggi “particolari” in segreteria telefonica: “Non gli chiedevo di lavorare, facevo lo spiritoso. La prima volta era: ‘Sono un ammiratore, al mio tre stacco… tre!’. Ho staccato. Poi: ‘Non ti sto trovando. Magari provo a chiamarti alle quattro di mattina’. Ovviamente non lo chiamavo. Fino a quando ho lasciato detto: ‘Mi chiamo Frassica, sono di Messina, il mio numero di telefono è questo’. Lui mi ha richiamato per dirmi: “Sei forte, che fai, che non fai?”.
Ma come aveva fatto il giovane Nino Frassica a reperire il numero di Renzo Arbore? La risposta è più semplice di quanto possa sembrare: “Sull’elenco del telefono. Arbore Lorenzo, via Bruno Bruni, la vecchia casa”. Infine, un riferimento al suo legame con Terence Hill e alla loro fortunata esperienza congiunta nella fiction di Rai Uno “Don Matteo”: “Siamo molto amici, ci sentiamo spesso. Abbiamo fatto 260 puntate assieme, grazie a Oldoini, che ha diretto la prima stagione della serie. Enrico mi apprezzava e mi ha voluto, dopo avermi diretto in varie commedie, come Anni 90 e Miracolo italiano”.