La tremenda esplosione verificatasi a Beirut, in Libano che ha causato circa 100 morti e diverse migliaia di feriti (al momento si parla di 4000 mentre è ancora più drammatico il numero delle persone sfollate) ha riacceso i riflettori sul nitrato d’ammonio, un composto chimico che in determinate condizioni rischia di essere una sorta di bomba atomica in miniatura e che, come è noto, viene impiegato per realizzare attentati da diversi gruppi terroristici in giro per il mondo. Il boato e le fiamme con tanto di onda d’urto che hanno fatto il giro del mondo sarebbero infatti state causato dalla presenza nelle vicinanze di un deposito che conteneva un elevato quantitativo di nitrato d’ammonio. Ma di cosa si tratta? Dal punto di vista prettamente chimico (NH4NO3, questa la sua formula molecolare) si tratta di un composto che è apprezzato per la sua estrema versatilità, tanto che come accennato non sono infrequenti le sue applicazioni in campo bellico: impiegato come fertilizzante e per produrre l’ammonal e l’ANFO, due tipi di esplosivi, è uno dei componenti principali con cui si realizza il “ghiaccio istantaneo”.



NITRATO DI AMMONIO, COS’E? STRAGE DI BEIRUT: ECCO PERCHE’ VIENE USATO PER…

Il nitrato di ammonio, che si presenta in forma di cristalli inodori e incolori, è il sale dell’ammoniaca con l’acido citrico ed è solubile in acqua: come detto, per via di tali caratteristiche, viene usato negli ambiti più disparati e soprattutto in campo agricolo e nei processi di produzione industriale. Tuttavia, di particolare interesse nelle ultime ore, a seguito del disastro di Beirut (in cui si ipotizza che nel deposito di cui sopra si trovassero ben 2750 tonnellate di questo pericoloso composto chimico), è il suo impiego come esplosivo: il NH4NO3 è usato per realizzare l’ammonal e l’ANFO e uno dei motivi per cui è molto ‘gettonato’ tra alcuni gruppi terroristici non è solo il costo relativamente contenuto ma pure la sua semplice reperibilità sul mercato; per ‘attivarlo’ e farlo diventare un vero e proprio ordigno basta un semplice detonatore dato che invece una detonazione spontanea sarebbe molto più difficile. Infatti il nitrato di ammonio non brucia spontaneamente ma è una fonte di ossigeno che semmai favorisce invece la combustione di altri materiali. Se invece si viene a trovare a temperature abbastanza elevate ecco che però può decomporsi producendo in poco tempo ossido di azoto e determinando un’esplosione.

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