Bagnanti perquisiti all’entrata di alcuni lidi a Bacoli, in Campania: ha davvero dell’incredibile ciò che accade quotidianamente presso la località balneare dell’area flegrea, legato al divieto di introdurre bevande, merendine, panini e cibo di ogni genere sulla spiaggia. Di fatto, si obbligano così i presenti a servirsi, per mangiare o per bere, esclusivamente del ristorante del lito.
Inevitabilmente, una pioggia di segnalazioni ha raggiunto il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione; in particolare, sono state alcune mamme a sollevare il loro grido di protesta. D’altra parte, che i bagnanti vengano perquisiti non è una situazione così usuale e nemmeno giustificabile, tanto che il primo cittadino ha commentato come segue l’episodio sui social: “Trovo intollerabile vietare l’ingresso in spiaggia delle bottiglie d’acqua. Trovo intollerabile perquisire, all’ingresso dei lidi balneari, le borse frigo delle famiglie per impedire l’accesso di panini preparati da casa. A Bacoli questi scempi devono finire. Sono comportamenti che offendono la nostra terra, la nostra comunità”.
BAGNANTI PERQUISITI A BACOLI, IL SINDACO: “CHI GESTISCE UNO STABILIMENTO BALNEARE NON È PROPRIETARIO DI NULLA!”
Affermazioni di condanna, dunque, da parte del sindaco, che non ha esitato a rincarare la dose nel prosieguo del suo sfogo online, nel quale ha commentato che accadimenti come questo (bagnanti perquisiti prima di accedere alla spiaggia, ndr), “danno il segnale di una convinzione, errata. Sia chiaro: chi gestisce uno stabilimento balneare non è il padrone. Non è proprietario di nulla. È il concessionario di un bene demaniale. Sia chiaro, lo ripeto meglio. Non è il padrone di nulla. Ma gestisce un patrimonio pubblico, per un tempo. Perché la spiaggia è di tutti. Perché il mare è di tutti”.
Non è escluso che, qualora il fenomeno dovesse ripetersi e dovessero arrivare nuove segnalazioni alle orecchie dell’amministrazione comunale, non possano essere adottati provvedimenti da parte delle autorità per arginarlo.