Gli scienziati ritengono che somministrare la dose booster ai giovani, ovvero a coloro che hanno meno di 40 anni, sia controproducente. A riportarlo è l’edizione odierna de Il Fatto Quotidiano, che mette nero su bianco i dubbi degli esperti a fronte degli ultimi dati riportati dall’Istituto Superiore di Sanità. Il rischio di ospedalizzazione a causa del Covid-19 nella fascia 12-39 anni sarebbe superiore per chi ha tre dosi rispetto che per coloro che hanno completato il ciclo vaccinale tradizionale.



Per Antonio Cassone, ex direttore delle Malattie infettive all’Istituto superiore di sanità, nel dettaglio, “gli anticorpi che non si legano o non neutralizzano perché in micron sono cambiati gli epitopi del vaccino, basato sul ceppo di Wuhan, che non è più in circolazione da tempo, è probabile che possano indurre risposte negative”. Il motivo sarebbe da ricondurre al fatto che il sistema immunitario, continuando a essere stimolato, inizierebbe non soltanto a non rispondere all’antigene ma anche ad essere sotto stress, tanto che il soggetto diviene “più suscettibile ed esposto a batteri o virus per una certa finestra temporale”.



No a booster su giovani: il parere degli scienziati

Antonio Cassone non è l’unico, tra gli scienziati, a dire “no” alla somministrazione del booster sui giovani. Anche Angelo Pan, direttore delle Malattie Infettive dell’Asst di Cremona, è della medesima idea dopo avere analizzato gli ultimi dati resi noti dall’Istituto Superiore di Sanità sulle ospedalizzazioni causate dal Covid-19. I fenomeni di questo genere non sono nuovi. “Stando ad una pubblicazione su Lancet, si è visto che c’era la riattivazione di herpes zoster dopo vaccini contro epatite A o dell’influenza. Questo potrebbe fare supporre un piccolo calo difensivo, temporaneo”, ha sottolineato a Il Fatto Quotidiano.



Non è da escludere, secondo gli esperti, dunque, la possibilità che ci possa essere una “immunodepressione momentanea”, soprattutto tra coloro che hanno meno di 40 anni. È tuttavia necessario continuare ad effettuare ulteriori studi in merito.