Consentire ad un ragazzo di 16 anni il cambio del sesso è sbagliato”. È netta la contrarietà del Segretario di Stato del Galles, David TC Davies, in merito alla proposta del governo di seguire l’esempio della Scozia e rendere più facile per le persone cambiare il proprio sesso legalmente riconosciuto. “Hanno dichiarato di voler introdurre le stesse regole sul genere del governo scozzese e di voler chiedere al governo britannico i poteri per farlo”, ha dichiarato Davies al Daily Telegraph. “In pratica, stanno dicendo che chi ha appena compiuto 16 anni dovrebbe avere il diritto legale di cambiare sesso. Ma il giorno prima di compiere 16 anni non è abbastanza grande per poter ordinare un flat white. Non ha senso”.



All’inizio di quest’anno il governo britannico ha bloccato la legge presentata dal governo scozzese che avrebbe consentito ai giovani di 16 anni di cambiare il loro sesso firmando solo una dichiarazione. Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha spiegato che questo progetto di legge sarebbe entrato in conflitto con le tutele per l’uguaglianza applicate in tutta la Gran Bretagna e avrebbe minato i diritti delle donne. Questo non ha impedito al governo del Galles di provare a introdurre una legge simile. Infatti, a febbraio è stato presentato un nuovo piano d’azione LGBTQ+ che mira a consentire alle persone di autoidentificarsi senza dover chiedere un certificato e a riconoscere le persone non binarie su passaporti e patenti di guida. Ma il governo gallese è stato subito accusato di calpestare i diritti delle donne.



Davies “Ragazzi perdono tempo su questioni di nicchia…”

Il Galles intende avviare un colloquio con Westminster sul tema, visto che il governo gallese non ha il potere di legiferare su questioni relative all’uguaglianza. Peraltro, il governo britannico non intende concedere al Galles la possibilità di farlo. Il Segretario di Stato del Galles, David TC Davies, può tirare dunque un sospiro di sollievo per ora. “Quante persone penserebbero che sia una buona idea permettere a un sedicenne di cambiare legalmente sesso o di iniziare a prendere dei bloccanti della pubertà e poi sottoporsi a un intervento chirurgico?”. Per Davies è preoccupante il fatto che l’ideologia di genere si stia facendo strada nelle aule scolastiche del Galles. Infatti, il mese scorso è scoppiata una polemica per un opuscolo di 170 pagine realizzato dall’Università di Cardiff, in collaborazione col governo gallese, il Commissariato per l’infanzia del Galles e associazioni di beneficienza, in cui si spiega ai bambini dai 7 ai 18 anni che il sesso biologico non è “solo” limitato a maschio e femmina e che suggerisce agli insegnanti di cambiare i pronomi di genere. “I genitori mi hanno detto che i ragazzi sembrano passare molto tempo a studiare questioni di genere piuttosto di nicchia. Eppure, non sono in grado di fornire le nozioni di base che i genitori desiderano, ovvero matematica, lingua inglese, lingua gallese – perché stanno fallendo anche in questo – e materie scientifiche”, tuona Davies.

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