Pierpaolo Sileri, sottosegretario al Ministero della Salute, è intervenuto ai microfoni di Rai Radio 1 nelle scorse ore a proposito di una tematica decisamente dibattuta nel corso delle ultime giornate, nelle quali la preoccupazione per la guerra in Ucraina ha affiancato e preso il sopravvento su quella legata alla pandemia di Coronavirus. Si tratta dell’arrivo dei profughi nei Paesi dell’Europa occidentale, Italia inclusa. Coloro che fuggono da Kiev e dintorni, infatti, molto spesso non sono vaccinati contro il virus SARS-CoV-2: secondo i dati statistici disponibili e diffusi dal professor Fabrizio Pregliasco, un cittadino su tre è vaccinato in Ucraina e si tratta prevalentemente di soldati, dunque non di individui che lasceranno la nazione.



Inoltre, nessun ucraino ha di fatto la terza dose, il cosiddetto booster, il che aumenta il rischio di una possibile recrudescenza pandemica. Sileri, a tal proposito, ha sottolineato che lo status di rifugiato consente l’accesso alla nostra sanità e in queste ore uscirà la circolare del nostro Ministero. Verranno fatte tutte le procedure, compreso il tampone a chi arriva, e verrà offerta la possibilità di vaccinazione”.



PIERPAOLO SILERI: “AI RIFUGIATI DELL’UCRAINA OFFRIREMO NON SOLTANTO LA VACCINAZIONE”

Nel prosieguo del suo intervento radiofonico, Pierpaolo Sileri ha voluto porre l’accento sul fatto che lo status di rifugiato non prevede l’obbligo del Super Green Pass, ma “è chiaro che noi offriremo la vaccinazione. Tuttavia, quello che serve alle persone che giungono da noi ora è un abbraccio”. Cosa succederò, invece, in materia di mezzi e trasporti pubblici? La soluzione è a portata di mano: “Per prendere treni o bus si procederà ad un controllo mediante tampone dei rifugiati”, ha precisato il sottosegretario.



Ricordiamo che, ad oggi, in Italia sono previsti circa 800mila rifugiati: un numero decisamente elevato rispetto al piano del Ministero dell’Interno, che sin qui avrebbe individuato 13mila posti tra centri di accoglienza straordinaria e punti di accoglienza disseminati lungo il territorio dello Stivale.