No activity: Niente da segnalare è una serie tv in sei puntate sbarcata a gennaio su Prime Video. Il format sfornato in Australia nel 2015, è sbarcato negli Usa nel 2017 con versioni poi nel 2021 per la tv di Dubai e giapponese. I remake sono adattati alle varie culture e costumi di dove vengono contestualizzati. Si tratta di una serie comedy, crime ma no-action.
Esilarante il trailer italiano, dove i protagonisti esaltano il contenuto di non azione della serie. Abituati ai virulenti crime e action proposti dalle piattaforme streaming, qui di morti se ne vede solo una e non cruenta, così come un unico sparo. Per il resto si sorride.
La struttura è semplice: una coppia di poliziotti in auto appostata tra i container del porto, una di poliziotte nella centrale operativa e un’altra di malavitosi in un capannone del porto. Per un verso o per l’altro aspettano un carico di droga.
Poliziotti in auto. Luca Zingaretti è il disilluso Marcello, mentre Alessandro Tiberi è il rampante Achille. Il primo è in procinto di divorziare e ha sottratto alla moglie il cellulare per spiarla, il secondo vuole essere inappuntabile tutto teso a risolvere per lui il caso del secolo e inizia un filarino con Perri, agente della centrale.
Centrale di Polizia. La dirigente Katia (Carla Signoris) è affiancata come prima sera da Perri (Emanuela Fanelli) che non vede l’ora di andarsene. La prima è rigida e dedita al lavoro, divorziata con due figli adolescenti scavezzacollo, la seconda è giovane ed è stata punita per il suo carattere incazzoso. Dall’interagire via radio con la coppia appostata nasce il titolo della serie.
Malavitosi. Tony Totaro (Rocco Papaleo) è il bandito navigato e scalcagnato che sovrintende l’arrivo del carico, al suo fianco il giovane Dario Diotallevi (Fabio Balsamo), stagista del crimine.
Poi abbiamo altri personaggi che entrano ed escono, in gergo tv detti ospiti.
– Il boss della mala Felice Gasparin, il grande Diego Abatantuono.
– Il vigilante del porto Nanni, Maccio Capatonda.
– L’ex fidanzato di Perri, il primario ortopedico Ettore Zamponi interpretato da Francesco Pannofino.
– Lorella Cuccarini nelle vesti del Presidente della commissione disciplinare della Polizia.
Un cast di tutto rispetto. Come per i remake stranieri gli attori sono stati scelti soprattutto per i trascorsi interpretativi in film comici.
In questa prima serie (sicuramente vi sarà un proseguo) si svelano i personaggi, vi è una forte caratterizzazione dei protagonisti: aspirazioni, delusioni, affettività, caratteri. La loro vita insomma, in cui si rispecchia anche la nostra. Oltre alla varietà umana vi è quella regionale, i quattro pulotti sò romani, i due malavitosi terun, il boss Abatantuono veneto e ci ricorda, visto il nome, Felice, il capo della mala del Brenta.
Essendo no-action, di fatto statica e molto parlata, la serie poteva essere stucchevole nonostante il buon cast, ma sia le buone interpretazioni degli attori che la scrittura delle battute e conversazioni fanno la differenza. Oltre ai temi personali vengono rispecchiate le situazioni diventate ormai comuni con le esagerazioni e tic (per esempio, l’uso esasperato del cellulare e le app, i siti d’incontro, la spazzatura differenziata, il maschilismo, il comando, il complottismo, ecc.).
Un mix di umorismo, comicità, commedia e parodia.
Personalmente mi sono piaciuti molto la coppia Papaleo e Balsamo, un bandito sgrauso di mezza tacca stile anni ’70 e un giovane aspirante criminale imbranato che detesta il sangue e i cattivi odori.
C’è una nota negativa. Uno dei personaggi secondari, un agente della centrale, è rappresentato come un bigotto baciapile in maniera esagerata, fuori luogo. Non penso che nella versione araba vi sia una presa in giro dell’Islam.
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