Era esattamente l’11 febbraio di 7 anni fa quando la Chiesa venne scossa dall’annuncio a sorpresa di Papa Benedetto XVI: le dimissioni del Pontefice regnante, il nuovo conclave, la decisione di rimanere Papa Emerito e la salita al Soglio di Pietro di Francesco. In 7 anni è cambiato tanto ma i “due” Pontefici sono ancora lì, seppur con qualche problema in più sorto negli ultimi mesi – con il “caso” del libro di Robert Sarah con Ratzinger contro il matrimonio dei preti – che ha portato al congedo del segretario di Papa Benedetto XVI Mons. Georg Gaenswein dal ruolo di Prefetto della Casa Pontificia. 7 anni intensi, con tanti “nodi” ancora da affrontare e con la presenza costante di due grandi uomini di fede che testimoniano con la loro vita l’amore per il Signore e per la Chiesa: in tutto questo però, nota Don Mauro Leonardi nella sua rubrica su Agi, al momento non vi sarebbe lo “spazio” di un ipotetico “terzo Papa” che potrebbe avvenire solo con le dimissioni di Bergoglio. Il sacerdote nello spiegare cosa successe 7 anni fa con le dimissioni di Ratzinger nel giorno della Madonna di Lourdes, si sofferma su diversi “dettagli” che potrebbero – secondo lui dovrebbero – cambiare in un futuro caso “simile”: per evitare di avere agli occhi del mondo due Papi, scrive Leonardi, «La veste bianca, lo zucchetto bianco, il chiamarlo “sua Santità”, il lasciare che chiuda le lettere private impartendo la benedizione apostolica, e altre piccolezze di questo genere che ritengo, in futuro, sarebbe bene togliere».



LE DIMISSIONI DI PAPA RATZINGER 7 ANNI FA

Insomma, per Don Leonardi il prossimo eventuale Papa emerito non dovrebbe avere tutti questi dettagli proprio per evitare “equivoci”: «lapsus di Sarah quando, a proposito di un recente saggio di Ratzinger, scrive in un suo libro”. Credo che mai un Papa abbia espresso con una tale forza la necessità del celibato sacerdotale”. Ma, appunto, uno scritto di Ratzinger del 2019, non è in alcun modo lo scritto di un papa: così come un libro scritto oggi da Scola (vescovo emerito di Milano dopo le dimissioni per raggiunti limiti d’età, ndr) a Imberido per nulla sarebbe un libro scritto dal vescovo di Milano». Leonardi ricorda poi come più volte in questi anni di Pontificato, Francesco ha fatto intendere che le dimissioni di Benedetto XVI sono un cambio di passo che apre nuove strade, percorribili magari da lui stesso medesimo in un futuro non troppo lontano: «In teoria potrebbero avvenire in qualsiasi momento, ma mi sento di escludere che possano accadere con Ratzinger in vita: un papa regnante e due papi emeriti sarebbero davvero troppi per la Chiesa». Secondo il sacerdote, nella sua rubrica su Agi, qualora dovesse venire a mancare Ratzinger le dimissioni di Papa Francesco potrebbero essere un’ipotesi concreta: «Allora però chiedo a chi di dovere di fare in modo che si capisca bene (anche a livello di comunicazione visiva) che il Papa è uno solo, e quindi, per favore, via la veste bianca, via il cappello bianco, via “sua Santità” e via gli altri dettagli “di cortesia”».

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