E siamo giunti ai quarti di finale degli Europei di calcio. Oggi si giocano Spagna-Germania e Portogallo-Francia. La squadra che mi ha convinto di più finora è quella dei matador spagnoli; i portoghesi (che hanno uno squadrone) hanno faticato con gli sloveni e devono ringraziare il portiere Diogo Costa per i tre rigori parati. I galletti han passato gli ottavi con un’autorete, dal cul de Sac(chi) a quello di Deschamps, mentre Emmanuel Macron sta cercando di rappezzare il suo… pallone bucato.



Supercondriaco – Ridere fa bene alla salute (2014) è una commedia francese ideata, diretta e interpretata dalla star della comicità d’Oltralpe, Dany Boon. Si parte con un simpatico cartoon dei titoli di testa, che ci introducono in maniera originale alla storia. Romain Faubert (Dany Boon) è un quarantenne non ipocondriaco, dipppiù, lui è super. La libreria di casa al posto dei libri ha solo medicinali e anche gli altri ripiani della della casa ne sono pieni.



La sera di Capodanno gli parte l’embolo, al momento dei baci e abbracci sferra ceffoni e pugni a chiunque per paura di essere contaminato da microbi e batteri. In ospedale lo conoscono per le sue continue apparizioni. Il suo medico curante Dimitri Zvenka, visto che gli faceva pena, lo aveva invitato alla serata, è stalkerizzato da orami 18 anni. Il problema di Romain è che un uomo solo e, sempre per pietas, il medico lo invita a casa sua e gli butta l’idea d’iscriversi a un sito d’incontri. Con la donna che conosce s’inventa di far l’amore sotto la doccia e le strofina le ascelle a più non posso e, lei capito il personaggio, lo caccia.



Il Dr. Dimitri (Kad Merad) lo porta perciò a Calais dove arrivano i rifugiati da varie parti d’Europa per vedere i veri ammalati. E Supercondriaco – Ridere fa bene alla salute diventa la commedia degli equivoci. Romain incrocia un rifugiato, Anton Miroslav, eroe nazionale della resistenza del Tcherkistan, Paese dei Balcani, che scambia in maniera furtiva i documenti con lui. Nel centro assistenza arriva anche la bella sorella di Dimitri, Anna, che s’imbatte nell’ipocondriaco in un momento di crisi stellare. Anche lei come il dottore proviene dal Paese balcanico e guardando i documenti di Romain lo scambia per il famoso Anton Miroslav. Il nostro sta al gioco e lei, a insaputa del fratello, lo porta a casa sua e nasce un feeling tra loro e a Romain scompare il suo problema. L’antiterrorismo francese messo in allarme dalle amiche di Anna lo arresta scambiandolo per Anton Miroslav e Romain viene estradato in Tcherkistan in una cella con scarafaggi, topi, sporcizia, ecc.

Il dottore e la sorella decidono di andare a liberarlo insieme al vero eroe della resistenza. Tutto chiaramente andrà a gonfie vele con tanto di happy end sentimentale. Della serie l’amore guarisce tutto, anche le fissazioni. La seconda parte del titolo del film Supercondriaco – Ridere fa bene alla salute è una forzatura tutta italiana in quanto in Francia è solo Supercondriaque. Era più appropriato L’amore fa bene alla salute, ma visto che l’attore protagonista è Dany Boon per marketing si è decisa l’aggiunta.

Alcune situazioni (come ad esempio l’atteggiamento ipocondriaco) sono estremizzate e perciò si ride, la commedia degli equivoci avviene più volte, esilarante l’interrogatorio da parte del commissario della polizia francese.

Dany Boon con le sue espressioni, la sua fisicità (le orecchie a sventola rendono bene), la sua interpretazione isterica del malato e quella nelle vesti del duro eroe della resistenza, danno il tocco di una buona comicità.

Anche Kad Merad nei panni del Dr. Dimitri, svolge bene la sua parte, è una spalla pungente, simpatica, efficace. Ha già lavorato con Dany Boon in altri film, anche se il più importante per risonanza e incassi è stato il film Giù al Nord (2008), da cui in Italia è stato realizzato il remake Benvenuti al Sud (2010).

Il film è visibile sulla piattaforma Prime Video.

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