Il sindaco della città di Trieste, Dipiazza, ha dichiarato ai microfoni di “Open”: “Io rivoglio la Trieste di prima. Ormai è rimasta a manifestare solo una piccola parte dei portuali, molti degli altri secondo me non sono nemmeno triestini. Ora, d’accordo con la Prefettura, vieterò ogni manifestazione politica in piazza Unità d’Italia, di qualsiasi tipo. Questa città è stata per un attimo la capitale dei No Green Pass. Bene, non lo sarà più”.



In 68 anni il primo cittadino dice di non avere mai visto nulla di simile: “Ho vissuto il lockdown con la città tutta chiusa e non voglio tornare indietro a quei giorni. In tutto questo poi io non ho molto potere: applico le leggi. Il Green Pass serve per lavorare come la patente per guidare. Negli ultimi 20 anni ho lavorato molto all’immagine di Trieste, anche per portare qui le rotte della crociere. Non mi sarei immaginato di vedere manifestanti bivaccare per settimane in una delle piazze più belle della città”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



LA PROTESTA DEI NO GREEN PASS: “TRIESTE È IN OGNI CITTÀ”

Da stamane i No Green Pass si trovano a Trieste, dove hanno incontrato il ministro Stefano Patuanelli per esprimere le loro richieste. Finora, tuttavia, non sembrerebbero avere ottenuto risultati. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, infatti, ha ribadito che l’obbligo del certificato verde resterà in vigore. I manifestanti, da parte loro, non intendono mollare. Il Coordinamento 15 ottobre ha annunciato che si andrà avanti con la “protesta pacifica” fino a quando il Governo non cederà.

Il numero di manifestanti si è ridotto con il trascorrere delle ore, ma non c’è intenzione di fermarsi. La protesta avanza, come di consueto, anche su Telegram, dove si stanno chiamando a rapporto i No Green Pass. I raduni non avverranno soltanto a Trieste, bensì anche a Roma, Milano e tanti altri centri. “Trieste è in ogni città”, questo uno degli striscioni al Circo Massimo. L’obiettivo delle autorità è di evitare il clima di tensione. “Ci attende un periodo molto impegnativo”, ha annunciato la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. (agg. di Chiara Ferrara)



LA PROTESTA DEI NO GREEN PASS A TRIESTE

Continua il muro contro muro dopo l’incontro a Trieste tra i No Green Pass e il ministro Stefano Patuanelli. Al termine del confronto, infatti, Stefano Puzzer, portavoce del Coordinamento 15 ottobre, ha fatto sapere di non essere disposto a trattare. «Andremo avanti fino alla fine. Il Green Pass è una misura economica e non ha nulla di sanitario». Il ministro porterà le istanze al prossimo Consiglio dei ministri, quindi ora i No Green Pass attendono una risposta dal Governo. «Se ci snobberà di nuovo, ci ritroveremo martedì in questa piazza per decidere cosa fare tutti assieme», ha aggiunto Puzzer. Quindi, l’intenzione è quella di proseguire con le manifestazioni pacifiche, ma non solo a Trieste. L’auspicio, anche di Puzzer, è che non ci siano infiltrazioni, né a Trieste né altrove.

«Ho visto con i miei occhi che a causa di due manifestazioni che noi non potevamo controllare, sarebbe stato a rischio l’incontro con il Governo. Abbiamo deciso tra di noi che il confronto era più importante e non aveva senso metterlo a rischio», ha concluso il portavoce del Coordinamento 15 ottobre. Ma il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha spiegato che non è prevista l’abolizione del Green Pass: «Non credo il governo possa prendere in considerazione. Da parte nostra c’è la volontà di proseguire su questa strada, anche perché i dati indicano che i risultato sono buoni». (agg. di Silvana Palazzo)

NO GREEN PASS, LE RICHIESTE A PATUANELLI

Il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, ha incontrato i rappresentanti del “Coordinamento 15 ottobre“. Rappresentati da Stefano Puzzer, volto principale della protesta che ha coinvolto i portuali di Trieste, al governo hanno chiesto il ritiro dell’obbligo del Green Pass per accedere ai posti di lavoro e dell’obbligo vaccinale già disposto per alcune categorie di lavoratori. Subito dopo è stato proprio il ministro del Movimento 5 Stelle a parlare di un “incontro cordiale, in cui Stefano Puzzer, in qualità di portavoce del Coordinamento 15 ottobre, ha avanzato tre richieste specifiche. Come rappresentante del Governo ho preso l’impegno di riferire dell’incontro in Consiglio dei Ministri“. Al termine dell’incontro, Puzzer e gli altri manifestanti hanno fatto ritorno in Piazza Unità d’Italia, al centro di trieste, invocando “libertà” ma “niente violenze“.

PATUANELLI INCONTRA NO GREN PASS

Patuanelli ha aggiunto: “Abbiamo tutti convenuto sull’importanza di mantenere ogni tipo di manifestazione distante da ogni tipo di violenza“. Un auspicio che per il momento sembra essere condiviso anche dai manifestanti, circa un migliaio, che hanno riempito la piazza, comunque sotto il controllo di un imponente schieramento di forze dell’ordine. Spicca al colpo d’occhio la presenza dei gilet gialli dei portuali arrivati anche da Genova. Molto nervosismo e insulti nei confronti delle decine di giornalisti presenti. Il Coordinamento 15 ottobre in una nota hanno annunciato che le “manifestazioni di piazza sia a Trieste sia in tutta Italia proseguiranno, pacificamente, fino a quando il governo non accoglierà le richieste avanzate. Il ministro si è impegnato ad aprire un canale diretto con il Coordinamento“.