Sono state in tutto 54 le manifestazioni no green pass organizzate oggi in tutta Italia ma che alla fine non hanno fortunatamente portato a situazioni critiche, come emerso nel corso dei collegamenti da Roma e Milano nel corso della trasmissione Estate in Diretta. Se, infatti, a Roma Tiburtina sono stati circa una quarantina i presenti “no pass”, a Milano la situazione è stata decisamente più tranquilla.
Le manifestazioni annunciate oggi, dunque, si sono rivelate un vero e proprio flop come commentato dal virologo Matteo Bassetti, tra i principali bersagli dei no pass e no vax. Intervenendo a Estate in Diretta, Bassetti ha commentato: “A dimostrazione che quando lo Stato si fa vedere unito e forte vince sempre, oggi è la vittoria dello Stato e della scienza perché gran parte delle manifestazioni di oggi erano anche contro i vaccini”. L’esperto ha ribadito: ” ha vinto la democrazia, ha vinto l’ordine ed hanno vinto anche i vaccini”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
No green pass, a Roma e Milano “non c’è nessuno”
Alla Stazione Tiburtina dove transitano 150 mila persone al giorno, si temono ostacoli al normale transito dei passeggeri per via della manifestazione. In realtà, come spiegato dall’inviato di Estate in diretta, la situazione attualmente sarebbe abbastanza tranquilla: “Non c’è nessuno, ci sono solo poche unità, pochi rappresentanti del movimento “No Green Pass”, forse rimandata a qualche ora. L’atmosfera è al momento molto tranquilla grazie alla presenza massiccia delle forze dell’ordine”.
Il clima di minacce da parte dei no vax e no pass minacciano virologi, medici e coloro che sostengono la validità dei vaccini. L’odio in particolare continua a correre sul web ma arriva anche in piazza con attacchi mirati anche a giornalisti e cittadini comuni. Anche a Milano, come spiega l’inviata della trasmissione di Rai1, viene segnalata una situazione tranquilla: “Non si segnalano manifestazioni né situazioni critiche”, ha spiegato. Nessuna difficoltà particolare anche in merito ai controlli per il Green Pass tra italiani e stranieri. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Minacce dei no vax e rischio di una guerriglia
Dalle minacce verbali a quelle fisiche, le ultime 48 ore in Italia si è respirata un’aria pessima di “vigilia” della grande manifestazione su più città convocata per oggi 1 settembre contro le nuove regole sul Green Pass (per scuola e trasporti, qui tutte le info). Ieri addirittura le minacce (su Telegram, sul canale “Basta dittatura”) sono arrivate ai responsabili dei partiti che in passato sono stati comunque più critici sul fronte vaccino, da Salvini a Di Maio passando per Giorgia Meloni: indaga il Copasir per le aggressioni verbali e le minacce lanciate dalla piazza “no Pass-no vax”, ancora di difficile ‘lettura’ nei propri ampi e diversi componenti.
Il Viminale ha disposto per l’intera giornata odierna i controlli in stazioni, aeroporti e porti con le principali città blindate negli scali più importanti per il rischio di guerriglia: «Non verranno tollerati minacce e inviti a commettere reati utilizzando il web», ha detto ieri il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, sottolineando poi «non saranno ammesse illegalità in occasione delle iniziative di protesta nei pressi delle stazioni ferroviarie pubblicizzate sulla rete». La giornata che si attende sarà tutta ad alta tensione in ogni parte del Paese, con la speranza che la manifestazione anti Green Pass – convocata alle 14.30 in 53 città italiane (Porta Garibaldi a Milano, Stazione Tiburtina a Roma, ndr) – sia la più pacifica possibile. (agg. di Niccolò Magnani)
Le tensioni della vigilia no vax
I No Green Pass stanno preparando la rivolta in vista di domani, 1° settembre, data in cui entreranno in vigore le nuove norme del Decreto Covid del 6 agosto scorso. L’utilizzo del certificato verde diventerà obbligatorio anche nell’intero mondo della scuola e nel settore dei trasporti (aerei, treni ad alta velocità, Intercity e Intercity notte, autobus e traghetti che collegano più regioni, ad eccezione del Messina-Reggio Calabria).
Gli oppositori della certificazione – che si ottiene tramite la vaccinazione contro il Covid-19, avvenuta guarigione oppure tampone negativo entro 48 ore – si sono organizzati sui gruppi Telegram creati ad hoc («Basta dittatura», uno tra i tanti) per creare disagi nelle prossime ore. La volontà, come riporta il Corriere della Sera, è quella di provocare un blocco dei treni. Inoltre, sarà “caccia” ai virologi. I loro numeri di telefono e altre informazioni private sono state persino rese pubbliche. Minacce choc, tra i messaggi, all’indirizzo degli esperti che si sono messi in mostra in televisione nei mesi scorsi. Uno di questi è Matteo Bassetti, che proprio l’altro ieri ha subito una aggressione nei pressi della sua abitazione a Genova. “Andiamo a prenderli a casa, non devono più dormire”, si legge.
No Green Pass, rischio blocco treni domani e minacce ai virologi
Mercoledì 1° settembre si preannuncia una giornata calda: i No Green Pass minacciato il blocco dei treni. La mobilitazione riguarderà, in base all‘elenco diffuso, oltre 50 stazioni: dalla Garibaldi di Milano alla Tiburtina di Roma, fino alle città più piccole. La riunione pare sia prevista intorno alle 14.30.
I rivoltosi, inoltre, intendono scagliarsi contro gli esperti che hanno approvato la misura. I loro «obiettivi» sono medici, politici e personaggi del mondo dello spettacolo a favore del Green Pass. “Scrivete nei commenti tutti gli indirizzi delle case, numeri di telefono che conoscete di: ministri, capi di partito, cosiddetti virologi criminali, tutti i presidenti di regione e giornalisti più criminali”, si legge. E ancora: “Inondateli”, in riferimento ai messaggi minatori da inviare al loro indirizzo.