Altro sabato di tensioni e proteste ai cortei no Green Pass in numerose città d’Italia, non ultime Trieste e Milano. Nella località giuliana sono state fermate dieci persone quando un novero di 200 manifestanti, reduci da una sfilata di 8mila persone, ha provato a forzare le transenne in piazza Unità, con gli agenti delle forze dell’ordine che hanno represso il tentativo ricorrendo anche ai manganelli: non ci sarebbero stati feriti. Assente Stefano Puzzer, l’ex leader dei portuali che ha ricevuto nei giorni scorsi il Daspo che gli impedirà di recarsi per un anno a Roma.



Passando invece a quanto accaduto a Milano, sono stati spintonati giornalisti e troupe di Fanpage.it, con il corteo che si è poi diretto verso la Darsena per bloccare il traffico. A un certo punto, è persino spuntata una bara di cartone utile a celebrare “il funerale della libertà”. Sono state circa 60 le persone identificate e dieci quelle accompagnate in Questura per essere denunciate. I manifestanti, dopo le 21, si sono visti bloccare la strada ai quattro lati dalle forze dell’ordine, con possibilità di uscire esibendo i documenti: “Ci stanno sequestrando”, hanno urlato, chiamando addirittura il 112. La situazione è poi rientrata lentamente.



NO GREEN PASS: LANCI DI PETARDI E BOTTIGLIE CONTRO LA POLIZIA

Non solo Trieste e Milano: i cortei no Green Pass hanno vissuto momenti di tensione che, come scrive TgCom 24, sono stati innescati “dagli anarchici scesi in strada per i diritti dei migranti, che hanno lanciato bottiglie e petardi contro un cordone di poliziotti durante una sfilata con qualche centinaio di dimostranti nel centro storico dietro un furgone azzurro su cui era stato appeso un drappo con la scritta shit”.

I manifestanti hanno costeggiato la centralissima piazza Castello e per qualche minuto si sono fermati davanti alla sede della Rai al grido digiornalisti terroristi, fermandosi poi a fare un aperitivo in strada.