Dopo 16 sabati consecutivi di manifestazioni nel centro di Milano (come a Roma e in altre città italiane), arriva la stretta finale del Viminale: «stop manifestazioni No Green Pass nei centri storici». Dopo le forti richieste di commercianti e della popolazione, stufa dai disagi provocati al traffico e alla viabilità nel giorno per eccellenza “libero” per la maggiorparte degli italiani, il Governo prende tramite il Ministero dell’Interno un importante provvedimento.
«Le manifestazioni cosiddette ‘no pass’ stanno paralizzando ogni sabato, da settimane, il centro storico di tante città, creando disagi a cittadini e commercianti, oltre a generare assembramenti tra non vaccinati. Per ovviare a questi disagi il Ministero dell’Interno ha varato una ‘stretta’ e stabilito regole nuove», spiega il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia. Verranno concessi d’ora in poi solo sit-in e fuori dai centri storici: «vista la risalita dei contagi, saranno anche intensificati i controlli sul Green pass. Vanno mantenute le misure di prevenzione in atto e le persone devono essere incentivate a vaccinarsi», conclude l’esponente M5s al Viminale.
GOVERNO E IMPRESE TEMONO I CORTEI NO PASS
Per Sibilia non è più possibile correre il “rischio” «di dover fronteggiare nuove emergenze, come altri Paesi Ue stanno sperimentando. Ne va della salute pubblica e dell’economia del Paese». Si crea un problema e un precedente non da poco per il diritto di manifestare e di scendere in piazza: l’opposizione al Green Pass obbligatorio sul luogo di lavoro – al netto delle indecorose violenze avvenute nelle scorse settimane in alcune frange di manifestanti – fino a prova contraria rappresenta un diritto del cittadino. Per la Ministro Lamorgese tale diritto resta permesso ma “compresso” per mantenere l’ordine pubblico: dopo l’intervento durissimo del prefetto di Trieste che ha vietato qualsiasi tipo di manifestazione No Pass nelle piazze del centro fino al 31 dicembre, anche altri Comuni si sono mossi per limitare i disagi nei weekend con i No Green Pass per le strade a protestare. Plauso all’iniziativa del Ministro Lamorgese arriva dai partiti di Governo e anche dal Presidente della Lombardia Attilio Fontana (Lega) «Le restrizioni sulle manifestazioni da parte del Viminale? Ci sono due ragioni: la prima di carattere sanitario perché aumentano i contagi come e’ successo a Trieste, manifestazioni senza mascherina sono ad altissimo rischio e poi il loro parere non deve incidere sull’attività dei commercianti. Una manifestazione va bene, ma bloccare il giorno in cui si lavora di più non e’ corretto».