La diffusione del Coronavirus si ridurrebbe drasticamente se l’80% della popolazione indossasse la mascherina, questo è l’appello ripetuto anche negli ultimi giorni da medici, scienziati e ricercatori a livello mondiale; eppure bisogna fare i conti con i No Mask, una sorta di “evoluzione” dei No Vax dettata naturalmente dalla pandemia di Coronavirus.



Toni particolarmente duri nei confronti di questi oppositori della mascherina sono quelli utilizzati da Massimo Andreoni, primario del reparto di Malattie infettive del policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit): “I No Mask incitano la gente ad ammalarsi e per questo andrebbero denunciati”, ha detto infatti Andreoni all’AGI.



Anche il Coronavirus ha dunque i suoi “negazionisti”, coloro che vanno contro la scienza come appunto i No Vax per quanto riguarda i vaccini. La mascherina resta come abbiamo accennato un dispositivo di protezione fondamentale per una malattia che non ha ancora una cura definitiva e di conseguenza Andreoni è durissimo contro questi No Mask: “Considerata la risonanza che hanno rappresentano un pericolo per la sanità pubblica“. Lo scienziato italiano è particolarmente attivo sul fronte delle fake news anti-scientifiche e tra questi hanno sicuramente un posto di primo piano proprio gli attuali No Mask.



I PERICOLI DELLA POSIZIONE NO MASK

Per Andreoni, le obiezioni all’uso della mascherina non hanno senso e sono anzi potenzialmente molto dannose: “Le motivazioni dei No Mask non hanno alcuna base scientifica, anzi vanno contro il buon senso. Come si può dire che la mascherina, una barriera che fa da ostacolo alle goccioline di saliva infette, non serve a nulla o è pericolosa? Evidentemente si tratta dell’ennesima occasione di contestare un regola senza un valido motivo. Bisogna fermarli, perché le informazioni che diffondono possono essere pericolose e potenzialmente letali”.

A sostegno delle parole di Andreoni, arrivano anche i risultati di uno studio portato avanti a Hong Kong, nel quale si parla di un effetto protettivo della mascherina che sarebbe davvero efficace per un drastico calo del contagio da Coronavirus a patto che la utilizzi almeno l’80% della popolazione.

Naturalmente poi conta anche che l’utilizzo sia corretto e che la mascherina sia adeguata, ma queste pur doverose precisazioni non devono farci perdere di vista il concetto generale, ossia che il ruolo della mascherina nella prevenzione del contagio da Coronavirus resta al momento fondamentale.