Se non hai il green pass, quindi non ti vaccini, non fai il tampone o non sei guarito recentemente dal covid, non ottieni il reddito di cittadinanza. E’ questa l’idea del Codacons, che punta a rendere più democratico il passaporto vaccinale. Carlo Rienzi, il numero uno dell’associazione, ne ha parlato ieri ai microfoni dell’Adnkronos spiegando: “Perché ricattare solo i lavoratori dipendenti con la sospensione dello stipendio e non altri come i non vaccinati che percepiscono il reddito di cittadinanza?”. Il Codacons ha già iniziato le procedure in merito a questa proposta: “Stiamo facendo ricorso al Tar sulla sospensione dei lavoratori senza green pass. E andremo avanti con questa provocazione. La sanzione a chi non ha il green pass è sul compenso del soggetto lavoratore, dunque con questo criterio può essere sanzionato anche il compenso di chi ha il reddito di cittadinanza e non è vaccinato. Ed il criterio va applicato a tutte le categorie. C’è una assoluta identità di situazioni, molto giusta e costituzionale”.
Sulla questione è stato chiesto un parere a Pregliasco, virologo della Statale di Milano, che sempre all’Adnkronos ha spiegato: “Tra il green pass e il Reddito di cittadinanza non c’è una correlazione diretta, questo è chiaro. Il percettore di reddito di cittadinanza è di fatto persona che se ne sta a casa: non è bello, perché questo sussidio dovrebbe essere fatto per cercare lavoro, ma di fatto è così. Non c’è quindi un motivo logico o scientifico per cui dovrebbe essere richiesto”. Pregliasco storce quindi il naso: “l’estensione potrebbe apparire come un’incongruenza” perché “non è legata al lavoro”.
NO REDDITO DI CITTADINANZA SE NON HAI IL GREEN PASS, MINELLI: “SONO D’ACCORDO”
Così invece l’immunologo clinico e allergologo Mauro Minelli, coordinatore per il Sud Italia della Fondazione per la Medicina personalizzata, che si dice d’accordo con la proposta del Codacons: “Chi percepisce il reddito di cittadinanza deve perdere il sostegno se sprovvisto di green pass. Poter contare su un ammortizzatore sociale non significa indugiare in una condizione indefinita di ‘esserci senza esserci’ e bearsene per essere immuni da pratiche che per altri lavoratori sono invece inalienabili”.
“Sarebbe come – ha continuato Minelli – senza capire perché, codificassimo una diseguaglianza ingiusta e odiosa. Se chi lavora rischia di perdere il posto se sprovvisto di green pass, nel pieno rispetto di una uguaglianza sostanziale anche chi è destinatario del sussidio dovrà essere provvisto di pass vaccinale, salvo a perdere il diritto a percepire il sostegno. A meno che – conclude – non si voglia ammettere che chi lavora beneficiando del reddito di cittadinanza sia immune oltre che al Covid anche al lavoro. Ma quest’ultimo credo sia un pensiero del tutto infondato”.