Un assalto dei No Tav si è verificato nella notte in val di Susa: ad essere preso di mira è stato il cantiere di San Didero, dove come riportato da Repubblica è prevista la costruzione del nuovo autoporto che avrà il compito di sostituire quello spostato per i cantieri della stazione internazionale Tav. Un centinaio di attivisti, incappucciati, hanno attaccato il cancello all’altezza dell’autostrada A32 per circa un’ora, strappando alcuni tratti di filo spinato con ganci e corde.



La Polizia è stata costretta ad intervenire per placare la situazione. Gli attimi di tensione tra i manifestanti e le forze dell’ordine, però, sono stati lunghi. I No Tav hanno lanciato delle pietre agli agenti, i quali hanno risposto con il lancio di lacrimogeni e con gli idranti. La Digos, al termine dell’assalto, ha provveduto a sequestrare le immagini delle telecamere presenti con l’obiettivo di identificare al più presto gli autori del gesto.



No Tav, assalto in val di Susa a cantiere autoporto: non è la prima volta

L’assalto in val di Susa da parte dei No Tav, che ha colpito il cantiere di San Didero, dove si sta costruendo il nuovo autoporto, non è certamente un episodio unico: ci sono stati diversi precedenti. Già lo scorso 30 luglio, come riportato da Repubblica, infatti, c’erano stati dei disordini nel medesimo luogo, tanto che una decina di poliziotti erano rimasti feriti. “L’ennesimo attacco dei No Tav contro i cantieri in Val Susa è un fatto di una gravità inaudita, che condanniamo con forza”, ha affermato Ottavio De Luca, segretario nazionale Filca-Cisl e reggente della Filca di Torino.



E aggiunge: “A fronte di questo ennesimo, preoccupante episodio chiediamo un incontro urgente alle istituzioni, ai partiti politici e ai candidati alle elezioni politiche in questo territorio, perché vengano poste tutte le condizioni per un lavoro in sicurezza e si ponga fine una volta per tutte alla violenza, alle intimidazioni, ai ricatti”.