Non sarà un sabato semplice per le forze dell’ordine e in generale per la comunità della Val di Susa: dopo il “Sì Tav” lanciato a sorpresa dal Premier Conte nei giorni scorsi – che ha provocato non poco dissenso nel Movimento 5 Stelle, già attaccato dalla base per non aver mantenuto le promesse – il Movimento NO Tav ha convocato da giovedì un “campeggio permanente” che culmina proprio oggi nella lunga manifestazione a Chiomonte, presso il cantiere della Val di Susa dopo l’opera Alta Velocità Lione-Torino ha visto svolgere negli scorsi anni i primi lavori di scavo. La scena del festival in corso in questi giorni – con musica, eventi ed incontri tutti completamente pacifici nei toni e nei modi – è “rubata” dall’attesa per il corteo in programma oggi, con l’arrivo ai margini del cantiere e con la presenza dei reduci “No Tav” del M5s di Torino e Piemonte, in aperta guerra contro Conte e Di Maio. «Il corteo di sabato – ha spiegato il questore di Torino Giuseppe De Matteis – è una delle manifestazioni più importanti dell’anno a livello nazionale. Il fatto che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte abbia dato il via libera alla Tav in concomitanza con il Festival dell’Alta Felicità è una coincidenza. Ma quella che avrebbe dovuto essere una semplice passeggiata di chiusura della kermesse ora ha acquistato un valore più profondo».



L’ALLARME NO TAV PER IL SABATO IN VAL DI SUSA

I No Tav puntano tutto sul bloccaggio del cantiere e dopo quanto visto come “assaggio” negli scorsi giorni – lanci di razzi, petardi, bombe carte contro la Polizia e tentativi di sfondare il cantiere di Chiomonte – non promette certo una giornata “tranquilla”. Il rischio guerriglia è altissimo e dopo la condanna di alcuni anarchici a Firenze per altre manifestazioni criminali antri Tav (che ha poi causato l’attentato alla cabina elettrica toscana, causa scatenante il blocco del traffico ferroviario di lunedì scorso, ndr) i servizi segreti e la Digos hanno già lanciato il loro appello d “monito” al Ministero degli Interni. «Ognuno manifesti liberamente il suo pensiero, ma ogni eventuale atto di violenza verrà contrastato con fermezza. Saranno circa 500 gli agenti impegnati nel fine settimana, sono costantemente in contatto con la prefettura di Torino», ha ribadito ieri il ministro dell’Interno Matteo Salvini lanciando un messaggio piuttosto netto al Festival Alta Felicità di Venaus (in aperto appoggio ai No Tav contro la decisione del Governo). «Le prese di posizione sono di chi vuole sempre pompare per fare terrorismo psicologico», ha invece risposto all’Adnkronos il leader del Movimento No Tav, Alberto Perino: su tutte le furie contro il M5s per le promesse non mantenute, rilancia «Noi abbiamo sempre detto che sarà una passeggiata tranquilla di tanta gente e quindi non facciano delle provocazioni inutili». Dopo le minacce però lanciate da alcuni membri No Tav negli scorsi giorni – specie contro Conte e M5s – Salvini aveva già lanciato il suo contro appello, «Siamo in democrazia, ognuno è libero di dire quello che vuole, se ci fosse un solo episodio di violenza non resterà impunito». A lanciare un messaggio certamente poco “distensivo” ci pensa il padre di Carlo Giuliani, il ragazzo ucciso durante il G8 di Genova nel 2001, che all’Adnkronos attacca «Stavolta spero le cose vadano diversamente rispetto al G8 di Genova, con questo ministro dell’Interno ci si può aspettare di tutto. Confido nelle forze dell’ordine, che siano più intelligenti di Matteo Salvini» spiega Giuliano Giuliani.

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