REGOLE PER I NO VAX AL LAVORO DAL 1 APRILE

Il 1 aprile si avvicina e con esso la road map delle “riaperture” e del cambio regole sul fronte Covid: con la fine dello stato d’emergenza infatti il Decreto approvato dal Governo Draghi lo scorso 17 marzo mette in campo novità importante specialmente sul fronte lavoro, con i cittadini no vax che vedranno cambiare la “struttura” di regole e obblighi incardinati fino ad oggi,



Va innanzitutto ricordato che dal 1 al 30 aprile per tutti i lavoratori italiani resta in vigore l’obbligo di Green Pass base (dunque anche con tampone negativo) per accedere al proprio luogo di lavoro, mentre decade l’obbligo di Super Green Pass per gli over-50: sarà infatti sufficiente per tutti i lavoratori, anche per i no vax ultra cinquantenni, un tampone negativo. La sospensione di coloro che saranno sprovvisti del Green Pass non avverrà più, ma resta la multa in caso di mancato rispetto dell’obbligo vaccinale: tale obbligo infatti resta intatto fino al 15 giugno, mentre da quella data in poi gli unici obblighi vaccinali (fino al 31 dicembre 2022) rimangono solo per le categorie del comparto Sanità e Rsa.



ROAD MAP RIAPERTURE: LE DATE DEL DECRETO 17 MARZO

Particolare la situazione nelle scuole dove permane un paradosso ancora tutto da “chiarire” per il Governo: con il nuovo Decreto Riaperture, i professori e personale ATA no vax possono tornare ad accedere dal 1 aprile nei rispettivi istituti, ma senza poter insegnare. Infatti per i docenti permane l’obbligo vaccinale fino al 15 giugno: in questi tre mesi di “limbo” in pratica circa 10mila addetti al personale scuola non vaccinati rientrano al lavoro, ma continueranno ad essere multati e non potranno avere contatti con gli studenti (adibiti ad altre mansioni, vi si legge nelle decisioni del Ministero). «E’ molto difficile, negli istituti, stabilire quali siano le mansioni non a contatto con i ragazzi», ha osservato il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli. «Gli stessi impiegati di segreteria e i bidelli entrano a contatto con gli alunni. C’è una volontà di normalizzare la situazione di chi non si è vaccinato: gli si paga lo stipendio per non lavorare, dando mansioni sostanzialmente inesistenti. Bel capolavoro», conclude il n.1 dei dirigenti scolastici. Dal 1 maggio invece sparisce l’essenza stessa del Green Pass e pure l’obbligo di mascherine al chiuso: la road map del Governo prevede dunque il decadere di tutto l’impianto di regole anti-Covid dopo l’inizio di maggio, fermo restando l’obbligo vaccinale per alcune categorie fino al 15 giugno (e fino al 31 dicembre, come già detto, per la Sanità). Fino al 30 giugno invece ci sarà la possibilità di ricorrere al cosiddetto “lavoro agile” (smart working) nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore. Viene prorogato anche lo svolgimento del lavoro agile per i lavoratori fragili.

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