Carlo La Vecchia, professore di Epidemiologia dell’Università di Milano, è intervenuto ai microfoni di “News Live” su TgCom 24, facendo il punto sulla situazione attuale collegata alla pandemia di Coronavirus. L’esperto ha spiegato che, complice la contagiosità della variante Omicron, il contact tracing è impossibile: “Oggi i molecolari vanno usati prioritariamente nei sintomatici e soltanto in secondo livello nei contatti. Non andrebbero usati né in chi vuole andare a cena dalla nonna, né in chi deve andare a lavorare: questi soggetti devono farsi vaccinare. Questo non vuol dire obbligo, però chi lavora ed è dentro la società deve farsi il vaccino”.



Secondo il dottor La Vecchia, occorre ancora qualche settimana di cautela per capire quale potrà essere l’impatto in Italia della variante Omicron, che è già stato “devastante sul numero dei contagi”, per quanto riguarda gli aspetti più gravi sui ricoverati e sui decessi. Finora le degenze sono aumentate del 20% e “noi sappiamo che circa 10-15 giorni dopo l’arrivo dell’infezione possiamo stimare l’impatto sugli ospedali. Prima di dire che Omicron ha una sintomatologia più moderata e leggera rispetto alle precedenti varianti, servono altri dati”.



CARLO LA VECCHIA: “50% OVER 50 ITALIANI NON HA FATTO LA TERZA DOSE”

Successivamente, il professor Carlo La Vecchia ha sottolineato che ritardare la seconda dose come ha fatto il Regno Unito “porta a livelli anticorpali più alti”, ma il nocciolo della questione è che oggi circa il 50% della popolazione italiana dai 50 anni in su è ancora scoperto dalla terza dose e questo è un problema, in quanto da un mese abbiamo i dati israeliani sull’efficacia della doppia dose che diminuisce considerevolmente dopo tre mesi. In virtù di ciò, “l’Ecdc da due settimane ha detto di fare il richiamo dopo 90 giorni laddove possibile”.



Infine, un’offensiva verbale ai no vax: “Chi non si è fatto vaccinare ha fatto un grave errore, perché rischia la vita in questo momento ed è giusto restringere le attività per i non vaccinati. Sull’obbligo vaccinale resto scettico però, perché non vedo come questo potrebbe essere applicato. I no vax sono estremamente soggetti al contagio, ma bisogna dire che anche chi è stato vaccinato può contrarre l’Omicron e deve quindi stare attento. Il messaggio di massima attenzione nei contatti vale anche per chi ha fatto il vaccino”.