I no vax devono essere raggiunti e persuasi dai medici di famiglia: questo è quanto sostiene Donato Greco, epidemiologo del Cts, intervenuto ai microfoni di “Dentro i fatti”, trasmissione in onda su TgCom 24. Le sue dichiarazioni sono state le seguenti: “Siamo nel pieno dell’epidemia autunno-invernale del Covid, virus che adora questo periodo. Nonostante i casi siano molti, abbiamo un numero di ricoveri 6-7 volte inferiore rispetto a un anno fa. C’è un percorso naturale sostenuto da gran parte degli italiani, ma circa 6 milioni di persone adulte non sono ancora state raggiunte dalla vaccinazione. Fra queste, vi sono 200mila ultra80enni che devono essere convinti dai medici di famiglia, non possono essere attesi negli hub”.



In particolare, questi 6 milioni di non vaccinati tengono viva la trasmissione del virus, l’epidemia vera e propria, e, come puntualizza ancora Greco, “non si tratta di no vax (sono il 4%), bensì di persone non ancora vaccinate. Gli hub sono passivi, questi individui devono essere raggiunti a casa dal medico. Bisogna iniziare un’offerta attiva e gentile della vaccinazione ai veri no vax”.



NO VAX E MEDICI DI FAMIGLIA, IL PUNTO DI GRECO: “MINACCE TERRIFICANTI”

Nel prosieguo dell’intervento a “Dentro i fatti”, Donato Greco ha parlato della variante Omicron, dicendo: “Abbiamo informazioni che ci dicono che questa mutazione non dà la malattia più grave rispetto ad altre varianti. Altre all’inizio si muovono più velocemente, ma nel nostro Paese non si è ancora diffusa e non è detto che questo avvenga. La proroga dello stato d’emergenza è auspicabile e certamente, fin quando non passa questa ondata, sembra difficile tornare all’ordinaria amministrazione. Stiamo andando molto bene con le vaccinazioni e lo stato d’emergenza è necessario per questioni di gestione”.



Una battuta, infine, sulle chat no vax e sulle minacce ai politici: “Sono terrificanti, ingiuste verso un governo che, anche se noi italiani vogliamo essere sempre negativi, hanno dato una risposta alla pandemia molto forte, molto energica. Siamo passati dal buio dello scorso inverno a condizioni incredibilmente favorevoli. Non dimentichiamoci le bare dell’anno scorso, il Capodanno senza brindisi”.