Federico Falletti di Villafalletto, 46enne di nobili origini, avrebbe perso letteralmente la testa dopo essere stato scaricato dalla sua ex, ancor di più dopo aver scoperto il nuovo compagno, uno straniero che esercitava un umile mestiere. A raccontare la vicenda è il quotidiano Il Messaggero dal momento che l’uomo in questione sarebbe stato arrestato per stalking. Dopo la fine della sua relazione, il nobile avrebbe perseguitato la sua ex anche con mail ingiuriose e cariche di offese, come quella che recitava: “Adesso sei a tuo agio con il peruviano idraulico”. Non accettando la fine della relazione, ha iniziato a perseguitare la donna rendendole la vita un incubo per tre lunghi mesi durante i quali ha vissuto barricata nella sua casa di Roma, da marzo a maggio 2021.



Solo di recente la vittima avrebbe ripreso ad avere una vita normale, dopo l’arresto del suo ex attualmente detenuto nel carcere di Rebibbia. Il pm Eleonora Fini gli ha infatti contestato il reato di stalking ma anche estorsione, furto aggravato e indebito di utilizzo delle carte di credito.

NOBILE ARRESTATO PER STALKING: MINACCIAVA LA EX FIDANZATA

Secondo le accuse tutto sarebbe iniziato con una serie di mail con insulti alle quali il nobile alternava lettere d’amore indirizzate alla sua ex, fino ad arrivare ad appostamenti sotto casa, furti di auto, motorino e carte di credito e minacce: “Ti do fuoco alla casa”. Non sono ovviamente mancate interminabili telefonate alle quali però la vittima non ha mai risposto. Poi sono arrivate le offese via social e la lunga mail in cui Federico Falletti di Villafalletto attribuiva alla giovane ex relazioni fittizie con il suo idraulico peruviano. Dopo i rifiuti di riconciliazione da parte della donna sono iniziati anche i vocali su Whatsapp con insulti, minacce e foto di un coltello. Il nobile ha proseguito rubandole l’auto e venendo poi fermato a Roma con la macchina della donna, poi restituita. Ha fatto lo stesso con il suo scooter e persino con le carte di credito spendendo 28 mila euro. Infine non sono mancati altri episodi e ricatti, come quando ha costretto la vittima a ricaricargli una Post Pay con 500 euro o in caso contrario avrebbe dato fuoco alla sua abitazione. Da qui l’arresto dell’uomo. Scrive in merito il magistrato: “Il carattere seriale e di gravità sempre crescente delle condotte perpetrate dall’ uomo induce a ritenere che vi sia il fondato pericolo che, in futuro, tali condotte, se non interrotte, si potrebbero ripetere in forme anche più gravi”.



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