Stanno arrivando dai bambini di tutta Napoli, e non solo, oltre che da striscioni esposti negli esercizi commerciali, letterine di solidarietà per Noemi, la bimba di 4 anni ferita gravemente nel corso di una sparatoria proprio nel cuore del capoluogo partenopeo. “Sei la nostra sorellina” recita uno dei messaggi più toccanti per la piccola che continua a lottare tra la vita e la morte e le cui condizioni purtroppo restano gravi, anche se stabili, come evidenziato dall’ultimo bollettino medico rilasciato dai medici dell’ospedale pediatrico “Santobono”. La paziente infatti viene costantemente monitorata nei suoi parametri vitali ma, se il polmone destro gode di una buona funzionalità, desta preoccupazione la situazione del sinistro, dove è stata praticata una broncoscopia per evitare l’ostruzione dei bronchi. Anche per questo motivo la prognosi di Noemi resta riservata e, come sottolineato nello stesso bollettino, “le sue condizioni cliniche continueranno ad essere gravi”. (agg. di R. G. Flore)



PREOCCUPA INFEZIONE AL POLMONE

Continua ad essere monitorata la piccola Noemi, la piccola di 4 anni ferita venerdì scorso a Napoli. Le sue condizioni sono ancora gravi, e i medici, come riferisce “Chi l’ha Visto?”, sono preoccupati in particolare dal sopraggiungere di un’infezione al polmone sinistro, visto che dopo lo sparo alcuni frammenti dei vestitini della piccola sarebbero finiti proprio nel polmone, danneggiandolo. La trasmissione di Rai Tre ha intervistato alcuni residenti e commercianti della zona, che si sono detti estremamente stupiti da quanto accaduto. «Io abito qua in piazza Nazionale – racconta un uomo – la zona è normale, tranquilla, fanno delle ragazzate ma sinceramente mai sentito di spari». Così una commerciante: «Mai successo nulla del genere, mai sparato nel pomeriggio e nemmeno di notte, soprattutto a quell’ora e a quel modo, mi auguro che la bambina stia bene, poi se si ammazzano fra di loro non fa niente». Dello stesso parere una storica residente: «Non era mai successo una cosa del genere, erano tanti anni ormai che non sentivamo queste cose, ci sono rimasta male perché sparando in mezzo ad una strada è andata di mezzo una bambina, non esiste proprio». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



NOEMI, BAMBINA FERITA A NAPOLI DOPO SPARATORIA

C’è attesa per l’ultimo bollettino medico riguardante la piccola Noemi, la bambina colpita con un colpo di pistola venerdì scorso in centro a Napoli. Al momento le condizioni fisiche della bimba di soli 4 anni sono stazionarie ma gravi e i medici stanno tenendo monitorato con attenzione in particolare il polmone sinistro, danneggiando in maniera importante dopo gli spari. “Sta combattendo come una leonessa”, le parole dei genitori, e nel contempo numerose persone stanno pregando per la piccola partenopea. Massima attenzione per Noemi ma nel contempo proseguono le indagini per cercare di risalire a chi abbia sparato alla bambina con l’intento di uccidere Salvatore Nurcaro, al momento ancora in ospedale dopo essere stato ferito. Le telecamere di sorveglianza della zona mostrano un uomo di grossa corporatura, vestito totalmente di nero con un casco integrale in testa. Complicato risalire al responsabile ma non è da escludere che lo stesso Nurcaro possa fornire qualche informazione in più sui suoi possibili aggressori. Al momento risulta essere ancora ricoverato in ospedale, e quando si riprenderà verrà interrogato dagli inquirenti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



NOEMI, FERITA DURANTE SPARATORIA A NAPOLI

Italia intera con il fiato sospeso per la piccola Noemi, ferita nella sparatoria di Napoli della scorsa settimana. Oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presente all’ospedale Santobono anche il presidente della commissione bicamerale antimafia Nicola Morra: l’esponente pentastellato ha incontrato i genitori della piccola, «persone che stanno vivendo con grande maturità questa prova e che hanno il desiderio di vedere una Napoli diversa». Morra ha poi aggiunto: «Hanno dimostrato grandissima umanità, trasporto per la loro figlia ma anche il desiderio di vedere una città diversa. Tutti noi siamo un po’ responsabili di ciò che sta vivendo questa famiglia, non è normale che una bimba si trovi in queste condizioni. Lo Stato deve assumersi le sue responsabilità: non possiamo permettere che possa avvenire ciò che è accaduto, nemmeno il protrarsi della latitanza del responsabile». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

IL CAPO DELLO STATO INCONTRA I GENITORI DI NOEMI

Anche se si è trattato di una visita quasi a sorpresa e di cui la stampa ha appreso solamente durante il suo svolgimento, ha una importanza notevole e un significato istituzionale ancora maggiore la presenza questo pomeriggio di Sergio Mattarella all’ospedale “Santobono” di Napoli dove si trova ricoverata, purtroppo ancora in gravi condizioni, la bimba di 4 anni ferita durante la sparatoria dell’altro giorno proprio nel cuore del capoluogo napoletano. Anche se il Capo dello Stato è rimasto solo mezzora nella struttura pediatrica, ha avuto modo di constatare quale era il quadro clinico della piccola Noemi e ha pure stretto la mano dei genitori, che da giorni vivono ore di angoscia, ma ha espresso parole di ringraziamento anche a tutto il team medico che sta seguendo la bambina e che oggi ha fatto sapere che, anche se stabile, il suo quadro clinico resta ancora critico. (agg. di R. G. Flore)

MATTARELLA IN VISITA IN OSPEDALE

C’è ancora speranza, nonostante le sue condizioni restino particolarmente gravi, stando almeno all’ultimo bollettino medico rilasciato dai vertici dell’ospedale pediatrico “Santobono” di Napoli, della piccola Noemi, la bimba di 4 anni rimasta ferita a seguito di una sparatoria avvenuta in Piazza Nazionale nel capoluogo partenopeo: e proprio nelle ultime ore c’è stata una visita d’eccezione alla bambina e ai suoi genitori che stanno vivendo ore d’angoscia dato che nella corsia del reparto dove è ricoverata è apparso Sergio Mattarella. Visita lampo di circa mezz’ora per il Capo dello Stato che ha voluto comunque far sentire la sua vicinanza alla famiglia, prima di lasciare la struttura ospedaliera attorno alle 16.30 senza però rilasciare alcuna dichiarazione a beneficio dei tanti giornalisti che da giorni stazionano nei paraggi. “Con il Presidente c’è stato un saluto veloce durante il quale ha portato il suo pensiero per quanto è accaduto venerdì” ha detto a tal proposito Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, che ha commentato la visita sottolineando la sensibilità e la presenza dell’inquilino del Colle, pur avendo scambiato con lui solo alcune battute prima che andasse via. (agg. di R. G. Flore)

ULTIMO BOLLETTINO, “CONDIZIONI STABILI MA GRAVI”

L’Italia intera si stringe attorno a Noemi, la bambina colpita a Napoli da una pallottola vagante durante un agguato di camorra. Come riportato da “La Repubblica”, nell’ultimo bollettino medico diramato dai medici dell’ospedale Santobono si legge che la piccola è “stabile, ma persistono le condizioni di criticità”. Nello specifico “si sta prestando la massima attenzione alle condizioni del polmone sinistro – quello più compromesso dal proiettile – per verificarne la vascolarizzazione. Le sue condizioni cliniche continuano ad essere gravi e la prognosi rimane riservata”. Il comunicato conclude:”Nella giornata di ieri si sono presentati episodi di desaturazione. Continua la sedazione e la ventilazione meccanica con alta concentrazione di ossigeno. La bambina è continuamente monitorata in tutti i parametri vitali”. (agg. di Dario D’Angelo)

C’E’ SPERANZA PER NOEMI

Arrivano aggiornamenti in merito alle condizioni fisiche della piccola Noemi, la bambina di 4 anni ricoverata presso l’ospedale Santobono di Napoli dallo scorso 3 maggio, dopo aver ricevuto un colpo d’arma da fuoco. La bimba, come fanno sapere i medici del nosocomio, è ancora in gravi condizioni ma stazionaria, una notizia senza dubbio positiva. Preoccupano le condizioni dei polmoni, e solo quando le condizioni generali dei due organi vitali per la respirazione saranno migliorate, si potrà sciogliere definitivamente la prognosi. La cosa certa, come scrive anche Today, è che il processo di riabilitazione, una volta uscita dall’ospedale, sarà lungo e faticoso, ma con il passare delle ore aumentano le possibilità che alla fine Noemi riesca a vincere questa battaglia impari. Il proiettile calibro 9 sparato da un malvivente in piazza Nazionale venerdì scorso, è entrato nel corpo della bambina dalla scapola destra, fratturandola, per poi colpire entrambi i polmoni e la sesta vertebra toracica, prima di fermarsi nel polmone sinistro, danneggiando una vasta zona di tessuto. La speranza è l’ultima a morire, come si suol dire, ma i medici si devono basare su dati scientifici e al momento non si vogliono sbilanciare più di tanto, come è giusto che sia vista la delicatezza della situazione. Nella mattinata di oggi previsti ulteriori accertamenti, e la bimba rimane in coma farmacologico attaccata al respiratore. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

Noemi, bimba ferita a Napoli: Salvini promette giustizia

Matteo Salvini ha fatto visita ieri sera presso l’ospedale Santobono, dove da quasi una settimana è ricoverata la piccola Noemi, la bimba di soli 4 anni ferita da un colpo d’arma da fuoco a Napoli. Il ministro dell’interno, come riferisce l’edizione online dell’agenzia Agi, ha preso «l’impegno che non si vedano più scene come quella alle 5 di pomeriggio a Napoli. Spero che le preghiere servano e aiutino – ha proseguito il vice presidente del consiglio – per chi crede vi invito a pregare perché quella mamma e quel papà possano riabbracciare la loro bimba a casa il prima possibile». La visita del leader del carroccio al Santobono è avvenuta ieri sera, e subito dopo il ministro si è recato presso un comizio a San Giuseppe vesuviano in vista delle Europee del 26 maggio: «Scusate il ritardo – ha esordito il vice-premier – ma mio dovere è stato portare l’abbraccio mio e spero vostro alla mamma e al papà di Noemi che sta combattendo in ospedale. Ho trovato medici eccezionali e genitori eccezionali». Salvini ha quindi snocciolato i recenti dati pubblicati dal Viminale sulla criminalità, spiegando come i reati stiano diminuendo: «ma non ci basta – ha aggiunto – e quindi l’impegno è a fare di più lottando paese per paese, per sconfiggere mafia camorra a ‘ndrangheta». Nelle scorse ore fuori dall’ospedale pediatrico dove è ricoverata la bambina, un gruppo di mamme del Rione Sanità di Napoli, appartenenti a Forti guerriere, un’associazione partenopea di sole donne, si è ritrovato per pregare. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

NAPOLI, SALVINI IN VISITA DA NOEMI

Continua a lottare fra la vita e la morte la piccola Noemi, la bambina di Napoli ferita la scorsa settimana a seguito di una sparatoria in piazza Nazionale. I suoi piccoli polmoni sono stati trapassati da un proiettile, e i medici stanno facendo di tutto per tenerla in vita. Ieri, parlando ai microfoni dell’agenzia Ansa, il chirurgo che ha operato la bimba, Giovanni Gaglione, primario di chirurgia pediatrica dell’Ospedale Santobono, ha parlato di “ferita da guerra”. Noemi è stata operata nella notte fra venerdì 3 e sabato 4 maggio, e i medici le hanno estratto dal corpo un proiettile calibro 9 del tipo “full metal racket”. «Ho fatto di tutto per tenere la mia bimba al sicuro – le parole disperate del padre, che sta vivendo assieme alla mamma 25enne, dei gironi di angoscia – non è bastato. Quando esce la porto via da Napoli». La gente non si sente più sicura a Napoli, ha paura di rimanere colpita da qualche proiettile vagante sparato per un regolamento di conti, come quello appunto che ha coinvolto Noemi, o in una cosiddetta stesa, i raid a colpi d’arma da fuoco sparati verso il cielo, in cui le gang dimostrano la propria supremazia nel quartiere.

NOEMI, BIMBA FERITA A NAPOLI: VISITA DI SALVINI

Intanto presso l’ospedale Santobono ha fatto visita il ministro dell’interno, Matteo Salvini, recatosi nella serata di ieri dalla piccola paziente: il vice-presidente del consiglio si è intrattenuto per circa 30 minuti nel nosocomio parlando con i medici della struttura ospedaliera e rincuorando i famigliari della bimba. Il vicepremier è stato impegnato negli scorsi giorni in un tour elettorale in Campania in vista delle elezioni europee del prossimo 26 maggio, e durante un comizio ad Avellino aveva assicurato: «Galera a vita per chi ha ferito Noemi». Il ministro della salute Grillo, si è invece mantenuto in costante contatto con l’ospedale, come riferito da Annamaria Minicucci, direttrice sanitaria del Santobono: «In questi giorni siamo stati contattati più volte dal ministro Grillo – le sue parole all’Ansa – con cui ho parlato per spiegarle le condizioni della bambina ferita. Ha chiesto di essere tenuta informata sull’evoluzione della bambina e ha fatto sentire la sua vicinanza. Il ministro ha anche ringraziato l’impegno degli operatori sanitari del Santobono».