Noemi Carrozza si sarebbe potuta salvare se all’altezza del punto d’impatto con un albero, lungo la Cristoforo Colombo a Roma, fosse stato installato un guardrail. Questa, secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, una delle conclusioni a cui sarebbe giunta la Procura capitolina sull’incidente mortale occorso alla 20enne stella del nuoto sincronizzato italiano nel 2018 mentre percorreva il tratto stradale in sella alla sua moto diretta a casa.



Era il 15 giugno quando Noemi Carrozza finì contro un leccio dopo aver perso il controllo della due ruote. Per gli inquirenti, l’allora direttore del Simu (dipartimento Sviluppo infrastrutture manutenzione urbana), Roberto Botta, avrebbe dovuto impartire l’ordine di installare la barriera, mai dato, e per il caso di Noemi Carrozza risulta indagato per omicidio stradale. Stesso discorso, riferisce ancora il quotidiano, per altri due vertici del dipartimento, Fabio Pacciani e Fabio Rocchi.



Noemi Carrozza morta in moto sulla Cristoforo Colombo: chiuse indagini

La Procura avrebbe chiuso le indagini a carico dei tre, atto che apre all’orizzonte di un rinvio a giudizio. Già due volte, sottolinea Il Corriere, sarebbe stata chiesta l’archiviazione dell’inchiesta poi rigettata dal gip a seguito dell’opposizione avanzata dai legali della famiglia della campionessa, avvocati Emiliano Natoli e Filomena Trani.

Noemi Carrozza aveva comprato la moto con i suoi risparmi e quel giorno stava facendo ritorno a casa. Le conseguenze dello schianto contro l’albero, secondo la Procura, sarebbero state meno gravi se in quel tratto fosse stato presente un guardrail che, a detta del giudice per le indagini preliminari, il Comune era tenuto a installare. La prima istanza di archiviazione era stata presentata pochi mesi dopo l’incidente, ricostruisce Tgr Lazio, perché l’installazione della barriera non sarebbe stata ritenuta obbligatoria. Ma per il giudice che ha deciso di respingere anche la seconda richiesta, nel marzo scorso, erano necessarie ulteriori indagini sulle posizioni dei gestori della strada.