Nuovo aggiornamento in merito alle condizioni fisiche della piccola Noemi, la bambina di Napoli ferita lo scorso 3 maggio durante un agguato in piazza Nazionale. I medici dell’ospedale Santobono, dove la piccola è ricoverata da ormai quasi due settimane, hanno diramato stamane un nuovo bollettino medico in cui si specifica come la bimba sia sveglia e cosciente, e abbia una buona mobilità a gambe e braccia. Noemi respira in autonomia ma necessita ancora del supporto dell’ossigeno ad alti flussi: non va infatti dimenticato che la bimba è stata ferita ai polmoni ed in particolare a quello di sinistra. Nelle prossime ore, fanno sapere i medici, la bambina verrà sottoposta ad ulteriori esami e accertamenti per monitorare l’evoluzione del suo quadro clinico che appare stazionario. I medici non hanno ancora sciolto la prognosi che rimane ancora riservata, di conseguenza, anche se il peggio sembrerebbe essere passato, la piccola versa ancora in gravi condizioni. Il prossimo bollettino medico dell’ospedale verrà emesso fra 48 ore, venerdì mattina, 17 maggio. Nel frattempo continuano a rimanere in carcere Armando e Antonio Del Re, i due fratelli che hanno rubato la motocicletta e hanno poi teso un agguato a Salvatore Nurcaro, ferendo anche Noemi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NOEMI, IL PAPA’: “NON CE NE ANDIAMO DA NAPOLI”
Il papà della piccola Noemi, la bambina che due settimane fa è stata ferita gravemente in piazza Nazionale a Napoli da un colpo d’arma da fuoco, ha rilasciato nelle scorse ore una bella intervista, per parlare appunto di quanto accaduto. Chicchierando con i microfoni di Journo Tv, una televisione locale del capoluogo campano, ha spiegato: «La mia priorità è mia figlia ma ci tengo a ringraziare tutti quanti, tutti coloro che anche da casa pregano per lei». L’episodio di Noemi ha unito tutta la città di Napoli, dalle istituzioni, a cominciare dal sindaco De Magistris, arrivando fino alle persone normali. «Diciamo che tornare in quel posto sarà uno choc – ha aggiunto il padre della bimba ferita – ci sarà la paura di tornare di nuovo, ma questa città ha dato un segnale, e si è dimostrato che tutti insieme possiamo fare qualche di bello». Subito dopo la tragedia si era lasciato scappare in un “Non so se resterò a Napoli”, ma nelle scorse ore il genitore ha rivisto il tiro: «Non voglio scappare da Napoli, ma bisogna fare sicuramente qualcosa per non fare scappare la brava gente». Parlando poi ai microfoni del Corriere della Sera ha aggiunto e ribadito: «Non so quanto tempo ci vorrà per riuscire ad uscire di nuovo di casa senza avere paura, ma noi non ce ne andiamo, sono i camorristi che devono andarsene, non le persone per bene». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NOEMI, LE PAROLE DEL PAPA’
“Allo Stato dico: non lasciateci soli quando nostra figlia uscirà”. Sono queste le parole pronunciate da Francesco Esposito, il papà della piccola Noemi, la bambina rimasta ferita il 3 maggio scorso in un agguato camorristico in piazza Nazionale a Napoli. Ora che le condizioni di salute sembrano essere leggermente migliorate rispetto a quando la sua stessa vita sembrava essere in serio pericolo, il padre ha deciso di spingersi oltre. Consapevole di come spesso queste storie cadano nel dimenticatoio dopo un primo periodo di interesse collettivo, l’uomo ha lanciato un appello alle istituzioni dalle pagine de “Il Mattino”:”Siamo commossi dalla catena umana di solidarietà che si è mossa e si continua a muovere intorno a nostra figlia sia da gente comune che da parenti, amici ed esponenti politici. Ma quello che ci aspetta dopo è una grande sfida, dato che Noemi dovrà sottoporsi a una complessa riabilitazione, che sappiamo essere anche molto costosa e noi non possiamo permettercelo. Perciò chiediamo a tutte le istituzioni di non abbandonarci quando uscirà e avrà bisogno di cure per tornare a essere una bambina normale”.
NOEMI: “CURE COSTOSE, STATO NON CI ABBANDONI”
Noemi per guarire avrà bisogno di “terapie riabilitative lunghe e costose”, dice il padre, per le quali sarà importante che lo Stato faccia lo Stato e non faccia mancare il proprio supporto. In questo senso l’ospedale Santobono di Napoli, dove è ricoverata la piccola, si sta mobilitando per farsi carico delle terapie riabilitative, ma in campo è scesa anche Maria Luisa Iavarone, presidente dell’associazione Artur, fondata dopo l’accoltellamento del figlio Arturo in via Foria a dicembre 2017: “Sono vicina ai genitori della piccola e mi farò promotrice di una raccolta fondi in occasione della II edizione di ‘Corri contro la violenza’, la maratona di solidarietà che si svolgerà il 9 giugno con partenza da piazza del Plebiscito e il cui ricavato sarà devoluto a Noemi”. La Iavarone ha aggiunto:”Inoltre porterò le istanze della famiglia presso le nostre istituzioni locali, affinché diano un aiuto concreto a questi genitori per la successiva riabilitazione della bimba, quando uscirà dall’ospedale. Noi abbiamo fatto la nostra parte ora spero ci sia un effetto domino da parte di tutti quelli che si occupano di sociale”.