“Quelli di Luigi De Magistris o di Alessandro Di Battista sono atteggiamenti sconsiderati. Legittimano i terroristi. E’ come giustificare Daesh, i nazisti e le foibe”: non ha dubbi Noemi Di Segni, presidente delle Comunità ebraiche italiane (Ucei). Intervenuta ai microfoni di Libero, per la leader Ucei gli ebrei sono tutti obiettivi di odio e il principale problema è rappresentato dalla coerenza: “L’antisemitismo non è un menù dove prendo questo e il resto me lo dimentico, come per i Cinquestelle. Non sottovalutiamo le nostalgie neofasciste né la violenza di questi gruppi”. Ma non solo, per Di Segni c’è una parte della sinistra che da sempre mette tutti sullo stesso piano: “Israele e Palestina. Non si può essere equidistanti perché è in gioco il futuro anche dell’Europa”.
La versione di Di Segni (Ucei)
Di Segni non ha negato il bombardamento di siti civili, un dolore lacerante, ma si tratta dell’epilogo di un popolo che nasconde le sedi operative di Hamas sotto moschee ed ospedali. La differenza sta nella morale, a suo avviso: “Israele ha avvertito: allontanatevi dalle vostre case. Agli israeliani trucidati non è stato chiesto se volessero vivere o morire. La morale è anche scegliere di non mostrare i 46 minuti del video del massacro del 7 ottobre, per onorare la memoria di queste vittime”. Di Segni ha poi evidenziato che quando si parla di “due Stati due popoli” bisogna interrogarsi qual è lo Stato che si vuole per quel popolo: “Stato vuol dire istituzioni. L’istituzione palestinese non riconosce Israele. Israele quel popolo lo ha riconosciuto. Ha avuto anche la follia di trattare con Hamas, dentro Gaza è entrato di tutto. Non è possibile commuoversi per i morti della Shoah e non comprendere questo snodo”.