Napoli e tutta Italia in ansia per le condizioni di Noemi, la bimba ferita nell’agguato di Napoli. Roberto Saviano ha scritto su Facebook: «Noemi lotta per sopravvivere, colpita alla schiena da un proiettile a Napoli, città in guerra da sempre. Chi crede in Dio ha la forza della preghiera e chi, come me, non crede somma voce a voce, per moltiplicare la speranza. In guerra non succede mai che le fazioni armate si ammazzino solo tra loro. In guerra nessuno è al sicuro. Ora la vita di Noemi è l’unica preoccupazione, l’unica attenzione suprema da avere. Forza piccola!». E nel mirino del Partito Democratico finisce il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ecco le parole di Carlo Calenda: «I fatti di Napoli non sono colpa di Salvini. Ma l’aver continuato a fare campagna elettorale come se nulla fosse è imperdonabile. Dopo il Forlì e “sparatevi tra di voi” è arrivato il momento di dire basta. Se i 5S vogliono redimersi chiedano le dimissioni». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
BIMBA SEDATA: “PERICOLO INFEZIONI”
La piccola di 4 anni si trova ancora ricoverata al Santobono di Napoli, dopo essere stata colpita da un proiettile nel corso della sparatoria avvenuta in pieno giorno ieri. I medici, come spiega TgCom24, nella giornata odierna hanno emesso il nuovo bollettino per aggiornare sulle condizioni di salute di Noemi, che tuttavia non sono affatto positive. La bimba è ancora sedata e la situazione resta critica. Quella subita da Noemi, secondo i sanitari, è stata “una vera e propria ferita di guerra”, e anche quelli dell’intervento “sono stati momenti drammatici”. Ora però “il pericolo, in quanto ferita da arma da fuoco, sono le infezioni”. La prognosi, come già anticipato, non può ancora essere sciolta e Noemi si trova in coma farmacologico e collegata a un ventilatore meccanico per via dell’insufficienza respiratoria provocata dal danneggiamento dei due polmoni da parte del proiettile. Nella nota dell’ospedale si legge che “La bambina è strettamente monitorata nei parametri vitali. Sono stati effettuati esami ematochimici e strumentali che hanno evidenziato la stabilità emodinamica della paziente. Nelle ultime 48 ore non vi sono stati episodi di desaturazione e ipotensione che si erano presentati durante l’intervento e nelle prime 24 ore”. Inoltre, dopo l’intervento non sono state necessarie altre trasfusioni. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
KILLER SCAVALCA CORPO NOEMI
La piccola Noemi, la bambina ferita ieri a Napoli è ancora in gravi condizioni. La trasmissione Chi l’ha visto ha fornito gli ultimi aggiornamenti sullo stato della bimba con una “buona notizia”: “il proiettile pare non abbia lesionato alcuna parte del midollo”, ha riferito l’inviata. Al tempo stesso però, il proiettile ha anche trapassato entrambi i polmoni e questo non permette alla piccola di poter respirare autonomamente. “Al momento è intubata e non si sa ancora quando sarà estubata”, ha aggiunto, rivelando che proprio poco fa si è conclusa la conferenza stampa tenuta dai due primari dell’ospedale Santobono che hanno illustrato le condizioni di Noemi. La prognosi non può dunque essere ancora sciolta e con ogni probabilità proveranno a estubare la bambina nella prossime ore ma non certamente in questa giornata. Napoli è sotto choc per quanto accaduto in pieno giorno. A destare scalpore sono le immagini video che ritraggono il killer mentre scavalca il corpicino della bambina che, dopo essere stata colpita riesce solo a muovere appena un braccio. Le immagini riprese dalle telecamere di negozi ed edifici privati della zona, sono state pubblicate da diversi organi di stampa tra cui il sito Sìcomunicazione e ripreso dal Mattino online. Il sicario scavalca per due volte il corpo di Noemi: la prima per tentare di inseguire il suo bersaglio, la seconda quando torna indietro sempre durante la sua fuga. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
DE MAGISTRIS VS SALVINI “SELFIE MENTRE NOEMI…”
In queste ore è stato diffuso il video choc (clicca qui per vederlo) della sparatoria avvenuta a Napoli nei giorni scorsi e nella quale è rimasta gravemente ferita una bambina, Noemi, che ora lotta in ospedale tra la vita e la morte “per sconfiggere i danni che il proiettile di una pistola usata da un vile criminale disumano senza cuore le ha procurato trafiggendole i polmoni”. A scrivere queste parole è il sindaco del capoluogo campano, Luigi de Magistris, il quale ha ribadito quanto la città sia sotto choc per l’accaduto, rivolgendo in un lungo post Facebook anche il suo pensiero alla famiglia della piccola. “Napoli non merita questo, non lo merita il popolo napoletano per quello che sta facendo in questi anni”, ha aggiunto il primo cittadino, che ha ribadito il grande impegno dei napoletani, puntando il dito, al tempo stesso, contro lo Stato: “In termini di risorse economiche per la città di Napoli lo Stato sinora è stato distante, finanche ostile”, ha commentato. “Sul fronte sicurezza, il Ministro dell’Interno Salvini ha reso sinora il Paese più insicuro e più violento”, ha aggiunto, attaccando fortemente il vicepremier. “Aumentano i reati a sfondo razziale; crescono le violenze su bambini e donne; si rafforza l’odio sociale e il sentimento del rancore; si consolida il pericolo del terrorismo internazionale per le politiche di odio nei confronti dei popoli di fede mussulmana; aumentano corruzioni e collusioni, con indagini anche verso esponenti dello stesso Governo; si diffonde l’uso delle armi, anche con l’utilizzo indiscriminato della legittima difesa, il tutto condito dal bullismo istituzionale plasticamente rappresentato dal Ministro Salvini con il mitra in mano”, ha aggiunto, considerando Salvini un ministro spesso assente al Viminale poichè sempre impegnato in campagna elettorale. E proprio mentre si diffondeva la notizia della sparatoria e del ferimento della piccola Noemi, “non esitava a farsi immortalare da un selfie con tanto di sua dichiarazione”, ha criticato ancora de Magistris. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
KILLER RIPRESO DALLE TELECAMERE
Lotta tra la vita e la morte la piccola Noemi, la bambina di Napoli colpita da una pallottola vaganti nell’agguato che aveva come obiettivo Salvatore Nurcaro, 31enne a sua volta in gravissime condizioni. Nel frattempo stanno facendo il giro del web alcuni frame di un video che ritrae il killer prima di entrare in azione: si tratta di un uomo alto, robusto, che cammina con fare impacciato indossando una giacca nera. Le modalità dell’agguato non sembrano essere quelle tipiche della camorra: l’uomo infatti arriva in scooter da solo, non c’è nessuno insieme a lui pronto ad aspettarlo per poi darsi alla fuga dopo aver sparato. Il dubbio degli inquirenti, in queste ore, è che possa non essersi trattato dunque di un regolamento di conti legato all’organizzazione criminale ma forse anche un dissidio di natura personale non necessariamente da collocare nello scontro tra i Rinaldi e i Mazzarella come si era inizialmente ipotizzato. (agg. di Dario D’angelo)
IL DOLORE DELLA MAMMA DI NOEMI
Lotta fra la vita e la morte la piccola Noemi, la bimba di 4 anni colpita da un proiettile due giorni fa a Napoli. Ore di apprensione in particolare per la famiglia della bimba, a cominciare dalla madre, una ragazza di circa 25 anni che da 48 ore a questa parte che non fa altro che piangere, raccontano i testimoni, e che si ferma solamente per ascoltare gli aggiornamenti dei dottori. L’ospedale ha messo a disposizione per i famigliari della bimba una stanza non lontano da quella di Naomi, e la mamma, dal Santobono, non se ne è ancora andata. «Guarirà? Si riprenderà? Potremo riportarla a casa e tornare alla nostra vita?», le domande che la donna pone ai dottori, ma che per ora non hanno una risposta. La piccola è viva per miracolo, ma bisognerà attendere ancora 48 ore per poter dire di essere totalmente fuori pericolo. Venerdì pomeriggio, subito dopo essere stata colpita con un proiettile, è stata trasferita d’urgenza presso il Santobono dove è stata in seguito stabilizzata, quindi le è stato drenato il sangue dai polmoni, e poi operata viste le emorragie interne e per estrarre il proiettile. L’intervento è stato eseguito nella notte fra venerdì e sabato, dall’equipe guidata dai primari Giovanni Gaglione e Massimo Cardone a cui si è aggiunto anche il responsabile della Cardiochirurgia pediatrica del Monaldi Guido Oppido. In visita alla piccola Noemi anche il sindaco di Napoli, De Magistris. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NOEMI LOTTA FRA LA VITA E LA MORTE A NAPOLI
Continua a lottare fra la vita e la morte la piccola Noemi, la bimba di 4 anni che due giorni fa è stata raggiunta da un proiettile durante un agguato a Napoli. I medici hanno emesso ieri un bollettino per aggiornare le condizioni fisiche della piccola paziente dopo l’operazione di due notti fa, e la situazione racconta di “condizioni estremamente gravi”. Decisive saranno le prossime 48 ore, ripetono i sanitari dell’ospedale pediatrico Santobono ai parenti di Noemi. E’ viva solo per miracolo, ma un proiettile le ha devastato i polmoni, e nonostante sia riuscita a salvarsi rimane in prognosi riservata e in condizioni disperate. «Sarà decisiva la tenuta dei polmoni, entrambi attraversati dal proiettile di grosso calibro», ha aggiunto il direttore del nosocomio Annamaria Minicucci, facendo sapere che la bimba è al momento intubata, in coma farmacologico, e tenuta sotto stretto controllo. Sotto shock i famigliari, a cominciare dalla nonna, ferita di striscio durante la sparatoria, e arrivando fino alla mamma, una donna che come scrive La Stampa è sperduta e smarrita in queste ore di angoscia, incapace di reagire e di elaborare quanto accaduto.
NOEMI, GRAVISSIMA LA BAMBINA COLPITA A NAPOLI
«Mo’ voi giornalisti scriverete del Far West e i politici faranno le loro sparate di indignazione e promesse, poi tutto tornerà come prima, come è sempre stato», dice invece un anziano, ed il rischio è che davvero succeda quanto descritto dallo stesso. A Napoli vi è una situazione di emergenza che va affrontata e risolta, perché le sparatorie sono ormai all’ordine del giorno, e non è un’esagerazione dire che si rischia la vita a uscire in strada. «Poteva essere mia nipote – dice invece un amico della famiglia di Noemi – stavolta è successo qua, l’altra volta di fronte a un asilo, il vero miracolo è che a Napoli non ci sia una vittima innocente alla settimana». Nel pomeriggio di ieri il cardinale Sepe, da sempre in prima linea nella lotta alla Camorra, durante le funzioni per il prodigio del sangue di san Gennaro ha alzato la voce: «Il sangue innocente grida vendetta al cospetto di Dio».