Noemi, la rinascita dopo un percorso di terapia
A distanza di due anni, Noemi torna ufficialmente in pista con il nuovo lavoro “Non ho bisogno di te” che segna anche una svolta nella sua crescita non solo artistica, ma anche personale. Due anni durante i quali l’artista ha lavorato a nuove sonorità, ma ha anche dedicato tantissimo tempo a se stessa come racconta in un’intervista esclusiva rilasciata ai microfoni di FQMagazine in cui svela anche il percorso fatto con un terapista, necessario per dire addio all’ansia e alla paura con cui aveva convissuto negli ultimi anni. “Non ho bisogno di te’ rappresenta il cambiamento, la scoperta di quello che mi circonda e la volontà di capire la direzione da intraprendere”, racconta la cantante.
Noemi racconta di essersi liberata “dell’ansia di piacere agli altri, di assecondare le persone. Però mi sono accorta che quando si assecondano le aspettative altrui, si vive di meno. Mi sono liberata del fatto di rappresentare l’idea di me stessa per come mi vedono gli altri”. Un percorso che, tuttavia, l’artista non ha fatto da sola: “Sono convinta che da soli non si va da nessuna parte sia a livello artistico che personale. Lo scambio è fondamentale. Ho fatto anche io un percorso con un terapista e mi ha dato una grandissima mano. Ci sono cose che non si possono affrontare da soli. Nel mio piccolo consiglio a tutte e tutti di rivolgersi a un terapista, quando si vive un momento di crisi e le cose si complicano”, spiega.
Noemi e la conduzione del Concerto del Primo Maggio
Il 2024 segna così l’anno della svolta per Noemi che, non solo torna con un nuovo lavoro musicale, ma è pronta al debutto come conduttrice del Concerto del Primo Maggio accanto ad Ermal Meta. Un impegno importante, ma anche una responsabilità che la cantante ha accolto con entusiasmo, pronta anche a lanciare messaggi importanti dal palco che, quest’anno, avrà come location il Circo Massimo di Roma.
“Si parla di musica e questa cosa mi fa sentire a mio agio, ma sarà anche bello mandare messaggi importanti che mirino a migliorare la quotidianità, il lavoro e i diritti. Non è solo un palco dove lo show prende il sopravvento, è un palco legato alle persone e al nostro Paese. Ci saranno messaggi di verità e di collaborazione, di dialogo tra le persone che hanno un punto di vista anche diverso tra loro. Di sicuro non ci saranno messaggi divisivi. Non parlerò solo della violenza sulle donne, ma anche della parità di genere a livello remunerativo e sul lavoro“, ha concluso ai microfoni di FQMagazine.