Prima il diploma, poi il voto intercontinentale per andare negli Stati Uniti a disputare una gara, una delle più importanti. Parliamo di Noemi Tali, 19enne milanese neo-diplomata al Collegio San Carlo, liceo meneghino dal quale dopo aver svolto l’orale, è scappata con direzione aeroporto per prendere un volo per il Connecticut. La 19enne è abituata a spostarsi in giro per il mondo per allenarsi o gareggiare: astro nascente del pattinaggio di figura, insieme al suo partner Noah Lafornara gareggia per la società IceLab. La coppia, nella categoria Junior, è già nella top 10 mondiale grazie ai duri allenamenti che svolge in inverno al Forum di Assago: d’estate, invece, vola a Newington, negli Usa, dove si allena con i tecnici di Noah.
Noemi Tali, insieme al compagno di scena, è pronta a prendere parte al Junior Grand Prix, prestigioso circuito internazionale: come spiega il Corriere della Sera, nel caso in cui arrivasse un piazzamento importante, si passerebbe anche al torneo Senior, che aprirebbe così le porte agli Europei e forse anche alle Olimpiadi di Milano-Cortina, un sogno per Noemi. La giovane racconta: “Scoppiavo di gioia quando ho saputo che le Olimpiadi si sarebbero tenute nella mia città. Sarebbe un sogno parteciparvi”.
Noemi Tali: “Maturità? Che ansia! Ora studierò all’università”
Noemi Tali si è diplomata con 82 nonostante cinque anni difficili in cui conciliare studio e sport non è mai stato facile. Eppure “il classico era la scuola che faceva per me e compagni e professori mi hanno sostenuto”, spiega al Corriere della Sera. La maturità la descrive come “difficile”: “Con tutte le gare che faccio pensavo di “essere vaccinata”. E invece ho provato ansia. È un traguardo importante”. Ora la giovane atleta, nonostante la sua brillante carriera nel mondo del pattinaggio di figura, proseguirà con lo studio: si iscriverà ad Economia alla Cattolica.
“Continuerò a pattinare al mattino e quando potrò andrò a lezione. Ho bisogno del confronto con docenti e compagni, che non troverei in una università telematica”, spiega. Come liceo, invece, cinque anni fa ha scelto il San Carlo di Milano, del quale non dimenticherà mai il primo giorno: “Ci si trova tutti insieme, per i discorsi e l’alzabandiera. Ci si sente uniti. E ho amato le gite, ci hanno portato a Caprera, in barca a vela, e a Siracusa, a vedere la Medea al teatro greco. E mi mancherà il buongiorno di padre Sergio, che ogni mattina entra in classe a salutarci”.