Noga Weiss, diciottenne israeliana che è stata ostaggio di Hamas insieme ai suoi familiari, ha raccontato l’incubo vissuto. Il rapimento è avvenuto il 7 ottobre 2023, giorno dell’attacco. La ragazza e la mamma furono portate via separatamente. Lei si era nascosta sotto il letto mentre i genitori venivano sequestrati, ma poi è scappata poiché hanno dato fuoco alla loro casa. È durante la fuga che è stata presa. 



“Una quarantina di uomini armati mi hanno puntato contro i kalashnikov e mi hanno caricata in macchina, quando siamo entrati a Gaza una folla di bambini e adulti gridava e applaudiva, cercando di toccarmi e tirarmi i capelli. Non capivo perché non mi sparassero e basta”, ha raccontato al Canale 12 israeliano. I giorni trascorsi tra le mani degli aguzzini sono stati in totale 50. “Un uomo mi ha portato un anello. Mi ha detto che lo avrei sposato a Gaza e gli avrei dato dei figli”, ha ricordato la diciottenne al Canale 12 israeliano. Nel corso della prigionia è riuscita a rincontrare la madre, mentre il papà è stato ucciso.



Noga Weiss, dopo la prigionia si Hamas si arruola nell’esercito di Israele

Dopo il dramma subito a causa di Hamas e terminato finalmente con la liberazione, la diciottenne Noga Weiss ha deciso di arruolarsi nell’esercito di Israele per difendere il suo Paese. “Sento di potere essere utile agli altri. Penso che sia la cosa giusta dopo quanto mi è successo. Ho sempre desiderato farlo”, ha affermato. Non sarà direttamente al fronte, ma ricoprirà il ruolo di mashakit tash, si tratta di una specie di assistente sociale per i commilitoni. 

Il lutto per il papà e per gli altri familiari uccisi è ancora vivo, ma è pronta ad aiutare la sua comunità. “L’esercito per me è una combinazione di distrazione da quello che è successo, che mi offre una struttura e una routine quotidiana. Ma soprattutto mi permette di continuare a vivere secondo i programmi che avevo prima che tutto ciò accadesse”, ha concluso.