Le nomadi borseggiatrici di Milano sempre più al centro delle cronache su TV e social. Dopo i video pubblicati su YouTube e i numerosi servizi di Striscia La Notizia, ora spuntano anche le vecchie intercettazioni della polizia all’interno della metropolitana. Il Corriere della Sera pubblica in un articolo le frasi choc risalenti all’estate del 2018, quando attraverso alcune cimici piazzate proprio per controllare il fenomeno, vengono registrate le conversazioni tra Adrijana Omerovic ed un suo amico che svelano il meccanismo che si nasconde dietro ai furti.
Una vera e propria struttura criminale di tipo familiare, che manda avanti le donne: mogli, sorelle o cugine degli organizzatori. Le ragazze sono quasi sempre incinte, in questo modo riescono a scampare all’arresto e alla successiva detenzione in carcere. Quindi gli uomini a capo della banda decidono il piano d’azione. Le donne rubano poi passano immediatamente i portafogli ad un complice che si allontana. Sono per la maggior parte famiglie di nomadi che dai documenti risultano essere residenti nei campi rom a Milano, ma che durante altri periodi si spostano anche in altre città turistiche come Roma, Firenze e Venezia.
Le intercettazioni delle borseggiatrici di Milano “Italia paradiso per zingari”
Nelle conversazioni registrate dalla polizia spuntano fuori alcune frasi dette da Adrijana Omerovic, tra queste alcune che prendono in giro gli italiani come “paese di handicappati” ma anche affermazioni come: “l’Italia è un paradiso dei divertimenti per gli zingari“. Parole che dimostrano come sia chiaro ai ladri il fatto di poter agire indisturbati. Tra le altre intercettazioni, anche consigli su quali tipi di turisti, nelle aree affollate della città, siano tra le “prede più facili“, “I giapponesi sono i migliori”.
Ora, anche i dati dimostrano che, nonostante l’interesse mediatico dell’emergenza borseggi, i casi di furto sono in netto aumento. Il problema non è circoscritto solo all’area delle stazioni e metropolitane, ma diffuso anche in periferia. E non coinvolge soltanto le famiglie dei nomadi, anzi sono aumentati gli arresti anche di altri stranieri provenienti dal Nord Africa e dal Sudamerica. Le statistiche delle forze dell’ordine però dimostrano che tra questi arresti, 84 solo da gennaio a marzo, quindi quasi uno al giorno, più di un quarto di questi accusati, viene poi rilasciato dalla polizia senza ulteriori misure di giudizio.