Beppe Carletti, uno dei fondatori dei Nomadi
La puntata di Techetechetè in onda oggi, giovedì 12 agosto, subito dopo il Tg1, è dedicata ai Nomadi, uno dei gruppi storici della musica italiana. Quando si parla di Nomadi non si può fare a meno di parlare di Beppe Carletti, cofondatore del gruppo storico insieme allo storico paroliere Augusto Daolio. Beppe Carletti ha dedicato la sua vita alla musica riuscendo a fare alla propria famiglia tutto quello che poteva. Cresciuto in una famiglia umile, Beppe Carletti si è raccontato in una recente intervista rilasciata ai microfoni di Oggi è un altro giorno.
“La mia era una famiglia di operai; mio padre lavorava solo sei mesi all’anno, solo d’estate. La miseria la stringevi con le mani ma il pane non mancava mai. Siamo cresciuti sani: non avevamo niente ma avevamo tutto. In quel periodo eravamo tutti poveri, nessuno invidiava l’altro”, ha raccontato a Serena Bortone. “Quando lo racconto a mia figlia lei quasi mi ride in faccia, non credendo a certe condizioni, invece era così”, ha aggiunto.
Beppe Carletti e il rapporto con Dio
Beppe Carletti, nel corso della presentazione dell’ultimo libro di Carletti “Questi sono i Nomadi e io sono Beppe Carletti” avvenuta lo scorso luglio a Cavriago in piazza Lenin e organizzata da Associazione culturale Carmen Zanti, Beppe Carletti, rispondendo alle domande del giornalista Pierluigi Senatore, come si legge sul portale Redacon.it, ha parlato anche del suo rapporto con Dio.
“Non lo so se esiste. Se anche esistesse a volte credo che sia cieco o sordo o quantomeno distratto. E poi, perché ognuno ha il suo Dio, nella sua religione? Allora quanti Dio ci dovrebbero essere, 3-4? Credo che Dio sia uno solo. Beh, ecco in una serata come questa, allora, guardo le stelle e osservo quanto sono belle. Posso dire che, sicuramente, credo in me stesso”, ha spiegato l’artista.