Le bollette della luce rischiano di aumentare nel prossimo trimestre del 60%. E’ questa la previsione di Nomisma energia, secondo cui senza alcun intervento del governo, l’impennata potrebbe arrivare al 100%. “In assenza dell’intervento del governo l’aumento potenziale delle bollette elettriche per il prossimo primo ottobre sarebbe prossimo al raddoppio, più 100%”, sono le parole del presidente di Nomisma, Davide Tabarelli, riportate dall’agenzia Ansa. L’esperto definisce il +60% una variazione “comunque devastante per le famiglie”. E ancora: “Dopo due trimestri in cui le bollette sono rimaste ferme grazie ai forti interventi del governo, l’Arera è costretta a rivederle al rialzo da ottobre, almeno per quelle dell’elettricità. Per quella del gas, occorre aspettare la fine del mese di ottobre, perché con il nuovo meccanismo approvato la scorsa estate, le variazioni saranno mensili e si determineranno con i prezzi effettivi del mese concluso”.



Stando ai prezzi attuale sul mercato spot del PSV (punto di scambio virtuale, il mercato all’ingrosso italiano), molto più basso del TTF di Amsterdam: “assumendo che questi si stabilizzino su tutto il mese di ottobre, si avrebbe una variazione del 70% della tariffa del gas al tutelato a 210 centesimi per metro cubo. Sarebbe un valore straordinariamente alto rispetto ai 70-80 centesimi su cui la tariffa ha oscillato per anni, ma di un 50% in meno rispetto ai valori che si sarebbero verificati nel caso si fosse fatto l’aggiornamento con le quotazioni di fine agosto”.



NOMISMA: “+60% BOLLETTE LUCE IN TRE MESI”. E POI CI SARA’ IL GAS…

Ma in soldoni questo aumento del 60% in quanti euro si tradurrà per le famiglie? A replicare è Assoutenti, spiegando: “Se sarà confermata la previsione di Nomisma, ogni singola famiglia del mercato tutelato si ritroverebbe a pagare per la luce 190 euro in più solo nell’ultimo trimestre dell’anno, con una spesa complessiva per l’energia elettrica che raggiungerebbe il record di 1.232 a nucleo nel 2022″, definendo comunque “ottimistica” la previsione del +60%.

Senza dimenticare che per le famiglie, oltre all’aumento delle bollette della luce, si dovrà sommare anche il rincaro del gas: “A tale aggravio di spesa – conclude Assoutenti – si dovranno aggiungere i rincari del gas, in nessun modo prevedibili anche a causa della scelta errata di Arera di passare a tariffe mensili e sulla base del mercato Psv, che si presta ad una maggiore volatilità dei prezzi”.