L’insonnia si sconfigge senza dormire: quest’affermazione, apparentemente ossimorica, affonda invece le proprie radici in uno studio accurato e condotto dagli psichiatri dell’Università di Bristol, che ha stabilito come i disturbi del sonno siano spesso collegati alla depressione. Come fare per ovviare a questa difficoltà a riposare, che, a lungo andare, può generare un pericoloso effetto boomerang sulle condizioni di salute delle persone che ne soffrono? La soluzione ha una denominazione ben precisa: cronoterapia, sperimentata in Gran Bretagna dal professor David Veale, psichiatra dell’Institute of Psychiatry al Maudsley Hospital di Londra.



Ne dà notizia il “Daily Mail”, che spiega come, attraverso questo metodo, si riesca a resettare l’orologio biologico, arrivando a conseguire importanti risultati sotto il profilo delle ore riposate e del tono dell’umore. Si tratta di un processo che richiede cinque giorni e nel quale, almeno per le prima notte, il paziente non deve prendere sonno. Successivamente, si deve andare a letto presto e, via via, sempre più tardi: dalle 17 all’1, dalle 19 alle 3, dalle 21 alle 5. Infine, dalla quinta notte in poi si dorme dalle 23 alle 7.



INSONNIA, CRONOTERAPIA RISOLUTIVA?

Il rispetto degli orari sopra menzionati è fondamentale per sconfiggere l’insonnia mediante la cronoterapia, ma non rappresenta l’unica contromisura da adottare; infatti, riferisce il “Daily Mail”, 120 minuti prima di coricarsi è necessario indossare occhiali in grado di filtrare la luce e di stimolare l’ormone del sonno, riducendo la quantità di luce percepita dal nostro cervello. Al risveglio, invece, occorre esporsi immediatamente alla luce intensa.

Il professor Veale ha dichiarato che “trattamenti standard per la depressione – farmaci, terapie e altri tipi di cambiamenti comportamentali – possono richiedere da cinque a sei settimane per sortire gli effetti sperati. Così, mi sono interessato alla cronoterapia nel tentativo di individuare un trattamento più rapido per la depressione, qualcosa che fosse accettabile per i pazienti”. Inoltre, a suo dire, le persone che soffrono di depressione sono spesso ‘disallineate’: si svegliano di notte e vanno a letto presto, sentendosi stanche. La cronoterapia potrebbe rappresentare per loro la soluzione tanto agognata.