«Non mandate più un solo euro alla Protezione civile», comincia così il testo di una lunga catena di S. Antonio che sta circolando su WhatsApp e sui social. Una bufala con i migranti nel suo mirino. Si fa infatti riferimento ad un provvedimento per il quale si è deciso di trasferire i 156 migranti soccorsi dalla nave Ong tedesca Alan Kurdi su un’altra nave per essere messi in quarantena. Si parla nel testo di una imbarcazione GVN, la “Azzurra”, che sarebbe stata appositamente attrezzata prima del trasferimento in Germania. «Perché allora la Alan Kurdi non li ha portati direttamente in Germania?», si chiede l’autore di questa catena di cui si è occupato anche il sito Bufale.net. Viene poi citato un decreto interministeriale approvato il 7 aprile che «ha chiuso i nostri porti alle navi straniere che soccorrano profughi nel Mediterraneo». Quindi, si sostiene che ora i migranti non solo verranno accolti, ma trascorreranno il periodo di quarantena in strutture alberghiere o caserme attrezzate. «È previsto anche l’isolamento a bordo delle navi, tutto come se la pandemia non esistesse».
PROTEZIONE CIVILE, BUFALA WHATSAPP SU MIGRANTI ALAN KURDI
Nella catena che sta circolando sui social c’è il grave appello a non effettuare donazioni alla Protezione civile, perché «non vengono spese per gli italiani ma per mantenere gli immigrati». E si scrive che la nave “Azzurra” della GNV costerà 100mila euro al giorno alla Protezione civile, quindi 3 milioni al mese. Ma le cose non stanno affatto così. I 149 migranti soccorsi il 6 aprile dalla nave Alan Kurdi della Ong tedesca Sea Eye sono stati trasbordati sul traghetto “Rubattino” della Tirrenia. Qui sono stati sottoposti a tampone per il coronavirus dal personale della Croce Rossa. È stata prevista la quarantena in attesa della ridistribuzione tra i paesi dell’Unione Europea. Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, su richiesta della ministra Paola De Micheli, ha firmato un provvedimento per dare incarico alla Croce Rossa della sorveglianza sanitaria di questi migranti. Perché non sono stati condotti in Germania? Alan Kurdi, come ricordato dal Post, avrebbe impiegato tantissimi giorni di navigazione, mettendo quindi in pericolo le persone a bordo. Il periodo di quarantena non viene trascorso in alberghi e caserme, ma sulla nave. Poi i migranti vengono inseriti nei normali percorsi di accoglienza.
PROTEZIONE CIVILE E MIGRANTI: COS’È SUCCESSO
Ma non è finita qui ovviamente con questa bufala. Il decreto prevede che la Protezione civile si occupi dei migranti con la Guardia Costiera e la Croce Rossa. Non c’è stato, inoltre, un “aggiramento” del decreto firmato dai ministri Luciana Lamorgese, Roberto Speranza, Luigi Di Maio e Paola De Micheli, i quali hanno dichiarato i porti italiani non sicuri per l’emergenza coronavirus. Questo provvedimento è infatti valido solo per alcune navi. I porti italiani non sono sicuri «per i casi di soccorso effettuati da parte di unità navali battenti bandiera straniera al di fuori dell’area SAR italiana». Questo vuol dire che i porti sono chiusi per le Ong straniere che soccorrono i migranti nel Mediterraneo centrale. Ma Alan Kurdi avrebbe impiegato troppo tempo per arrivare in Germania, quindi Angelo Borrelli ha stabilito con il suo provvedimento che Protezione civile e Croce Rossa Italiana devono occuparsi della gestione immediata dell’emergenza.