Il bollettino dei non vaccinati contro il Coronavirus in Italia fotografa una situazione sino ad oggi non monitorata con particolare attenzione dalle istituzioni e dai media e che consente di monitorare con piena contezza l’andamento della campagna vaccinale. La percentuale di connazionali che non hanno ricevuto nemmeno una dose del preparato anti-Covid è ancora spaventosamente elevata: i dati ricavati dal report diramato dal Governo Draghi indicano che il 23,5% dei cittadini over 12 non si è ancora sottoposto alla somministrazione del siero contro il Coronavirus.



Analizzando il totale complessivo delle persone residenti nel Belpaese che hanno scelto di non vaccinarsi (12.730.285), si scopre che 2.705.772 sono incluse nella fascia d’età fra i 40 e i 50 anni (il 30,76% della categoria). Numeri analoghi per coloro che sono compresi tra i 3o e i 40 anni: 2.286.561 non vaccinati (33,65%). 1.952.736 sono invece gli italiani che hanno rinunciato al siero nella fascia anagrafica inclusa tra i 50 e i 60 anni (20,23%). Situazione che non migliora neppure tra i più giovani: 1.718.517 ragazzi fra i 20 e i 30 anni non hanno ricevuto il vaccino (28,58%).



ITALIANI NON VACCINATI: I NUMERI E LE PERCENTUALI DELLE ALTRE CATEGORIE

Scorrendo gli altri dati disponibili, si evidenzia come non siano vaccinati neppure numerosi giovanissimi tra i 12 e i 15 anni: 1.377.744, per gli amanti delle statistiche, addirittura il 59,76% della categoria. Si va oltre il milione di non vaccinati (1.072.081) anche tra i 60-70enni (14,19%). Completano la panoramica i 755.896 16-19enni che non hanno ricevuto alcuna dose (32,55%), i 590.580 70-80enni (9,81%) e i 270.398 over 80 (5,94%).

Proprio in queste ore, Pierpaolo Sileri ha asserito che “vi è stato un rallentamento delle vaccinazioni per il periodo estivo. Ma ora auspico possa esserci una ripresa delle vaccinazioni: non dico delle seconde dosi, che do per scontate, ma una ripresa delle vaccinazioni per raggiungere, e credo che lo raggiungeremo, quell’80% della popolazione vaccinata, così da mettere in sicurezza l’Italia”. Intanto, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dichiarato che “è molto probabile che andremo nella direzione di assumere la terza dose di vaccino e con tutta probabilità partiremo dai più anziani e dai più fragili”.