Nora Quoirin, la 15enne irlandese scomparsa il 4 agosto scorso nella giungla della Malesia, dove si trovava in vacanza coi genitori, è morta. Il suo corpo senza vestiti è stato ritrovato martedì in un burrone, nelle vicinanze di una cascata che l’adolescente con disabilità aveva manifestato il desiderio di visitare. Il luogo del ritrovamento dista circa 2 km dal resort Dune immerso nella giungla in cui stava villeggiando con la sua famiglia. La mattina del 4 agosto i suoi genitori avevano trovato il suo letto vuoto e la finestra aperta. L’ipotesi privilegiata dagli investigatori era che la ragazzina fosse stata rapita e portata via con la forza. La famiglia aveva offerto una ricompensa di 50.000 ringgit (poco più di 12mila euro), donati da un uomo d’affari anonimo di Belfast, in cambio di qualsiasi informazione capace di riportare Nora a casa.
NORA QUOIRIN MORTA DI FAME NELLA GIUNGLA
L’esito dell’autopsia sul corpo di Nora Quoirin, il cui cadavere è stato riconosciuto dai familiari dopo che per recuperarlo dal burrone e trasportarlo in ospedale è servito un elicottero con un argano, è che la 15enne è morta a causa di una crisi intestinale provocata dalla fame e dallo stress. Lo ha detto la polizia locale, aggiungendo che non ci sono prove che la ragazzina sia stata rapita o stuprata. Nora, che era stata ritrovata da un gruppo di esploratori volontari, sarebbe morta due o tre giorni dopo la scomparsa. Nelle sue ricerche era stati impegnati centinaia di agenti dell’esercito malese, ai quali si erano aggiunti Scotland Yard, l’Interpol e le forze di polizia irlandese, oltre a volontari e sciamani. Nora Anne Quoirin era affetta fin dalla nascita da oloprosencefalia, una malformazione cerebrale che comporta difficoltà dell’apprendimento e disabilità fisiche che impediscono di muoversi agevolmente. Ecco perché i suoi genitori non credono che la loro Nora possa essersi allontanata volontariamente.