COREA DEL NORD MINACCIA SEUL CON LE ARMI NUCLEARI

«La Corea del Nord userà le sue armi nucleari per eliminare l’esercito sudcoreano nel caso di un attacco preventivo da parte di Seul»: i toni tra Pyongyang e la Corea del Sud non sono certo da oggi così tesi, eppure la minaccia di Kim Yo-jong – potente sorella del dittatore nordcoreano Kim Jong-un – si aggiunge alle già enormi tensioni nucleari presenti tra Occidente e Oriente nei giorni di guerra in Ucraina.



L’avvertimento lanciato dalla figlia di Kim Jong-Il tramite le dichiarazioni alla stampa risuonano come una vera e propria minaccia in risposta all’arrivo del neo-Governo di Seul, spostato su tesi più conservatrici di destra e dunque meno impegnate all’accomodamento delle relazioni con la Nord Corea. «La Corea del Sud potrebbe trovarsi di fronte a una seria minaccia a causa delle osservazioni sconsiderate fatte dal suo ministro della Difesa», ha spiegato Kim Yo-jong all’agenzia di stampa nazionale KCNA. Non solo, la sorella del dittatore ha poi definito il ministro della Difesa sudcoreano Suh Wook «un ragazzo insensato a simile a feccia» in quanto ha osato menzionare «un attacco preventivo ad uno Stato che dispone di armi nucleari». Di recente il Ministro di Seul aveva in effetti sottolineato come fosse sul tavolo l’eventualità d un attacco contro Pyongyang qualora dal Nord fossero piovuti altri missili contro la Corea del Sud. Kim ha definito per questo motivo Suh «un maniaco pericoloso, la sua retorica sconsiderata e intemperante su “l’attacco preventivo” ha ulteriormente peggiorato le relazioni intercoreane e le tensioni militari nella penisola coreana».



KIM YO-JONG, LA SORELLA DI KIM JONG-UN SEMPRE PIÙ POTENTE

Attualmente vice direttore del dipartimento del Comitato centrale del Partito dei lavoratori della Corea (WPK), Kim Yo-jong negli ultimi anni ha accresciuto di molto il suo potere in Nord Corea, tanto che diversi analisti ritengono che sia ben più della “semplice” sorella del Presidente Kim Jong-un. Per alcuni sarebbe invece lei a prendere le vere decisioni su politica interna e militare, comandando i generali ormai “a bacchetta”.

Ebbene, da Kim è giunta l’ultima intemerata minaccia della Corea del Nord ai vicini del Sud, mettendo nuovamente in pericolo il già fragile armistizio siglato per la fine della Guerra di Corea nel 1953: «Qualsiasi lieve errore di valutazione e dichiarazione errata che scuote l’altra parte sotto l’attuale tensione militare può innescare un conflitto pericoloso e una guerra in piena regola», ha concluso la sorella di Kim Jong-un all’agenzia di regime. A calcare la mano è intervenuto anche Pak Jong-chon, alto funzionario militare e segretario del Comitato Centrale del WPK: «Se l’esercito sudcoreano si impegna in una pericolosa azione militare come un attacco preventivo contro la Rpdc, il nostro esercito dirigerà senza pietà tutta la sua forza militare a distruggere i principali obiettivi a Seoul e l’esercito sudcoreano». Da inizio 2022, in risposta ad un Governo a Seul meno “accomodante” con i vicini del Nord, Pyongyang ha lanciato un numero molto elevato di test missilistici, ben più della media degli ultimi 5 anni: secondo fonti di intelligence Usa, a breve Kim testerà anche le armi nucleari portando il livello della tensione internazionale in Corea ai livelli del 2017. Inutile dire come tale evento, assieme a quanto vediamo ogni giorno da oltre un mese in Ucraina, siano un vero e proprio presagio di “terza guerra mondiale” su più fronti.