Una nave militare russa era vicina alla “scena del crimine” di Nord Stream. Pochi giorni prima delle misteriose esplosioni nel Mar Baltico, è stata avvistata nei pressi dei gasdotti. Lo ha rivelato il Comando della difesa danese al giornale Information, precisando che ci sono anche delle foto, perché una loro nave pattuglia ne ha scattate 26 di un’imbarcazione SS-750 russa a est dell’isola di Bornholm, in Danimarca. Era il 22 settembre, quattro giorni prima che Nord Stream esplodesse. Già a meta aprile il giornale aveva rivelato che la motovedetta danese P524 Nymfen aveva scattato 112 foto a navi russe presenti nella zona, ma l’avvistamento della SS-750 non era stato ancora confermato dai militari.



Anche fonti tedesche hanno riferito che alcune navi militari russe, tra cui quella specializzata in operazioni subacquee sopracitata, avevano operato nell’area di Bornholm pochi giorni prima degli attacchi, la cui origine comunque non è stata ancora chiarita. Stando a quanto riportato dal giornale tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, ciò rende più credibile l’ipotesi che le navi russe possano essere collegate all’esplosione di Nord Stream.



NORD STREAM, IL MISTERO DELLE NAVI RUSSE

La nave militare russa SS-750 è lunga circa 100 metri ed è dotata di un piccolo sottomarino in grado di spostare oggetti sott’acqua. Ma non è l’unico mezzo transitato in zona. Due navi da sollevamento chiamate Aleksandr Frolov e SB 123 sarebbero state sul posto e sarebbero state messe in sicurezza da tre imbarcazioni militari russe. Per questo il 21 settembre è stata inviata la motovedetta danese Nymfen, doveva osservare le navi russe. Quindi, sono state dispiegate anche le forze navali e aeree svedesi. Dai rapporti è emerso che le sei navi russe non avevano non avevano comunicato i dati relativi alla loro posizione. Come evidenziato da FAZ, che cita ambienti della sicurezza, le navi avevano esattamente l’attrezzatura necessaria per piazzare ordigni esplosivi sugli oleodotti. Nel frattempo, proseguono le indagini sulle esplosioni. Danimarca, Svezia e Germania stanno indagando sulla questione indipendentemente l’una dall’altra. Non è chiaro quando saranno disponibili i risultati. Non mancano le speculazioni sulla “paternità” dell’attacco. Di recente, i media, citando fonti di intelligence, hanno riferito che gli attori filo-ucraini sono i possibili responsabili, ma potrebbe trattarsi di una cosiddetta operazione sotto falsa bandiera, volta a incolpare un’altra parte.

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