IL PROGRAMMA POLITICO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA CARLO NORDIO

Tra i ministri sicuramente più “attivi” in questi primi giorni di Governo Meloni v’è il nuovo Guardasigilli Carlo Nordio: voluto fortemente dalla Premier come Ministro della Giustizia (tanto da litigare con Silvio Berlusconi in piena fase di totoministri), l’ex magistrato garantista è una delle figure più autorevoli della nuova squadra di Governo in carica da neanche una settimana. Intercettato da “il Dubbio” Nordio lancia il suo programma specifico per i prossimi 5 anni: garantismo, carceri, abuso d’ufficio da rivedere fortemente (se non abolire), Csm, impegni PNRR, durata processi e quant’altro. Ma a stupire non è tanto la “lista” posta dal Ministro, bensì i contenuti che già fanno sollevare più di una polemica negli ambienti della giustizia italiana.



«La revisione o l’abolizione del reato di abuso, che paralizza l’amministrazione, è stata chiesta da anni da tutti i sindaci, e vedo con soddisfazione che anche il sindaco di Milano concorda su questa necessità – ha dichiarato il Ministro Carlo Nordio -. In ogni caso, il problema sarebbe affrontato in un’accurata discussione parlamentare, con il supporto di statistiche tra indagini iniziate e condanne irrogate». Occorre insomma eliminare per il Guardasigilli la “paura della firma” che blocca le amministrazioni locali e la stessa economia: per Nordio, «È una riforma che serve dal punto di vista economico, perché sblocca la macchina amministrativa», avrebbe detto fuori dalla Camera dopo il voto di fiducia martedì sera (come riporta il “Fatto Quotidiano”). I due pilastri del suo programma al Ministero, ribaditi fin dalla nomina, sono la presunzione di innocenza e la certezza dell’esecuzione della pena: il che però non coincide necessariamente con il carcere, ravvisa Nordio «L’esecuzione della pena – ha assicurato il ministro -, che deve essere certa, deve essere proporzionata, deve essere soprattutto equa» e «orientata alla rieducazione del condannato».



NORDIO: “MIA PRIORITÀ SONO LE CARCERI. GARANTIRE PRESUNZIONE D’INNOCENZA SEMPRE”

Raggiunto dai cronisti a margine della presentazione del calendario della polizia penitenziaria all’Università Roma Tre, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio è tornato sul tema della carcerazione ravvisando come «le carceri sono la mia priorità». L’ex magistrato ha annunciato che «La mia prima visita esterna sarà alle carceri, 2 o 3 istituti particolarmente in difficoltà. Dev’essere un segnale della mia attenzione al problema delle carceri». Nordio si definisce pienamente e continuamente «garantista», il che significa – spiega ancora il Guardasigilli – «applicare il principio latino del Diritto Romano, garantire al massimo la presunzione d’innocenza ma anche la certezza della pena. Ma questo non significa una pena crudele, bensì una che deve migliorare le condizioni del condannato, evitare renderlo una persona peggiore».



Nordio sottolinea di voler potenziare le risorse economiche affinché vi sia una giusta preparazione anche per la polizia penitenziaria, assieme al congruo riconoscimento economico del lavoro svolto. Chiosa finale infine sulla polemica sollevata in Senato da alcuni nei banchi delle opposizioni per l’età troppo elevata del Governo Meloni appena insediato: Nordio, con una battuta, spiega ai cronisti «non credo che la saggezza coincida con la vecchiaia perché una persona a 40 anni, come diceva Marco Aurelio, ha visto tutto ciò che è, che è stato e che sarà. Ricordo tuttavia che il giovane Napoleone fu sconfitto in Russia da Kutuzov, a Waterloo da von Blücher, che avevano il doppio della sua età e che Churchill celebrò la vittoria su Hitler all’età che ho io ora».