Nordio: “Documenti citati da Donzelli? Non erano segreti”

Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha concluso la ricostruzione dei fatti richiesta dopo il dibattito parlamentare del 31 gennaio 2023, chiarendo così le dichiarazioni rilasciate da Giovanni Donzelli suAlfredo Cospito. “La natura del documento non rileva e disvela contenuti sottoposti al segreto investigativo o rientranti nella disciplina degli atti classificati” spiega il Ministro. La comparazione tra le dichiarazioni rilasciate dall’onorevole e la documentazione in atti svela che l’affermazione “è da riferirsi ad una scheda di sintesi del Nic non coperta da segreto. Non risultano apposizioni formali di segretezza e neppure ulteriori diverse classificazioni sulla scheda”.



Come spiegato ancora da Nordio, “Quanto al contenuto dei colloqui tra i detenuti Cospito ed altri, riferiti dall’onorevole Donzelli, non sono stati oggetto di un’attività di intercettazione ma frutto di mera attività di vigilanza amministrativa. In conclusione, la natura del documento non rileva e disvela contenuti sottoposti al segreto investigativo o rientranti nella disciplina degli atti classificati”.



Donzelli e la “rivelazione” su Cospito

Come si legge ancora nella nota rilasciata dopo la ricostruzione dei fatti da parte di Carlo Nordio, l’apposizione della dicitura “limitata divulgazione” sulla nota di trasmissione della scheda, “rappresenta una formulazione che esula dalla materia del segreto di Stato e dalle classifiche di segretezza, disciplinate dalla legge 124/07 e dai Dpcm di attuazione, ed esclude che la trasmissione sia assimilabile ad un atto classificato, trattandosi di una mera prassi amministrativa interna in uso al Dap a partire dall’anno 2019, non disciplinata a livello di normazione primaria”.



A Montecitorio, Donzelli si era reso protagonista di parole che avevano infiammato l’Aula: “Cospito è un influencer che sta utilizzando la mafia per far cedere lo Stato sul 41 bis. Cospito ha incontrato mafiosi e il 12 gennaio 2023, mentre parlava coi mafiosi ha incontrato anche i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando che andavano a incoraggiarlo nella battaglia. Allora voglio sapere, questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia? Lo vogliamo sapere in quest’aula oggi”. Le accuse di aver rivelato documenti protetti da segreto investigativo, secondo Nordio non sussistono.