Carlo Nordio, ministro della Giustizia, ha commentato in una nota ufficiale l’evasione di sette detenuti dal carcere minorile Cesare Beccaria di Milano nel giorno di Natale. “Quanto successo è l’ultima spia di un crescente e allarmante disagio giovanile, di cui tutti – ciascuno nel proprio ruolo – siamo chiamati ad occuparci. Confido che gli interventi, attuati e programmati da parte del Ministero, possano contribuire a creare le migliori condizioni possibili perché non tornino più a delinquere i ragazzi ospiti degli istituti penali minorili”, ha affermato.



L’esponente del Governo di Giorgia Meloni ha ammesso di stare seguendo “con preoccupazione” i risvolti della vicenda. “Ho chiesto subito al sottosegretario Andrea Ostellari di verificare di persona la situazione dell’istituto, dove immediatamente sono andati anche vertici del Dipartimento della giustizia minorile e di comunità”. Tre dei fuggitivi sono rientrati spontaneamente. “Trovo significativo che i familiari di almeno un ragazzo scappato l’abbiano spinto a costituirsi: è anche un segno di fiducia nelle nostre istituzioni e nei nostri validissimi operatori. Da qui dobbiamo riprendere il nostro lavoro”. Un altro di loro è stato catturato poco dopo l’evasione, mentre degli altri quattro non ci sono ancora notizie. Le autorità sono a lavoro per ritrovarli.



Nordio: “Evasione carcere Beccaria? Disagio giovanile allarmante”. I provvedimenti

Carlo Nordio, nel commentare l’evasione di sette detenuti dal carcere minorile Cesare Beccaria, ha annunciato anche che verranno presi dei provvedimenti per risolvere i problemi di sicurezza nell’istituto penitenziario milanese. “Nei prossimi mesi finalmente avrà un direttore a tempo pieno: dopo 25 anni dall’ultimo concorso, stanno terminando la formazione i 57 nuovi direttori di carceri entrati a settembre. Ed è stato creato anche un ruolo specifico per i dirigenti penitenziari della giustizia minorile. Stanno poi per essere coperti i vuoti di organico della dirigenza penitenziaria di esecuzione penale esterna, visto che i nuovi assunti stanno terminando la formazione. Inoltre, le mille assunzioni ottenute per la polizia penitenziaria avranno riflessi positivi anche per gli istituti minorili. Sul fronte dell’edilizia, oltre alla recente ripresa dei lavori, presto sarà pronto il nuovo istituto di Rovigo ed è stata poi recentemente ristrutturata una palazzina a Castel Marmo”.



Inoltre, in linea più generale, il ministro della Giustizia punta l’attenzione sull’importanza della “giustizia riparativa che dà ottimi risultati per i minori e sui tantissimi protocolli messi a punto dal Ministero, per prenderci cura nei modi più efficaci possibili dei ragazzi entrati nei circuiti penali”. E conclude con un appello: “Il contrasto alla devianza giovanile chiama in causa le istituzioni della giustizia, ma anche della scuola, della salute, della cultura, insieme al mondo dell’associazionismo e del terzo settore. È mia intenzione proporre il prima possibile l’istituzione di un tavolo interministeriale, che coinvolga tutte le istituzioni e il terzo settore, per continuare ad osservare in modo costante il fenomeno della devianza giovanile e individuare soluzioni efficaci anche in termini di prevenzione”.