DOPO IL NUOVO VIDEO SULLA GIUDICE APOSTOLICO INTERVIENE IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA CARLO NORDIO
Se già negli scorsi giorni il Ministro della Giustizia Carlo Nordio era intervenuto sulla vicenda dell’atto avanzato dal giudice di Catania Iolanda Apostolico per annunciare l’impugnazione del Governo in difesa del Decreto legge “Cutro”, i nuovi video emersi sulla stessa magistrato del Tribunale Civile di Catania non hanno fatto altro che esacerbare la lotta politica sul caso dei migranti non rimpatriati in Tunisia per la “disapplicazione” del Dl Cutro da parte proprio di Apostolico.
Le sue “simpatie” per la sinistra estrema (avrebbero fatto campagna elettorale per il marito di “Potere al Popolo”) e la presenza alla manifestazione contro la polizia e l’allora Ministro dell’Interno Matteo Salvini hanno peggiorato la posizione a livello mediatico per la giudice Apostolico: intervistato oggi da “Libero Quotidiano” è lo stesso Nordio a tornare sul caso di Catania sostenendo che non vi sarebbe un reato nella partecipazione a quella manifestazione pro-nave Diciotti nel 2018, ma un errore grosso di opportunità, quello sì. «You can, but you may not. Puoi, ma non devi», spiega il Guardasigilli interpellato sul tema video del magistrato Apostolico, «i limiti di un magistrato sono ormai fissati da varie pronunce della Giurisprudenza, ma soprattutto dalla deontologia e dal buonsenso. Più manifesta le sue idee politiche, più vulnera la presunzione di imparzialità. Negli Stati Uniti il giurato viene addirittura interrogato dal difensore sulle sue esternazioni, e può essere ricusato anche per una battuta impropria».
“ILLOGICO PARLARE DI PRIVACY VIOLATA”: COSA DICE NORDIO SUL CASO DEI MIGRANTI A CATANIA
L’accusa contro Apostolico del Governo Meloni è proprio quello di non essere stata imparziale nella sentenza sul Dl Cutro disapplicato per i migranti non rimpatriati in Tunisia: e qui il Ministro Nordio prova a spiegare nel dettaglio quanto già nei giorni passati la giurista Lorenza Violini aveva illustrato in esclusiva per “ilSussidiario.net” . «In linea generale, un filmato di un evento pubblico non è mai un dossieraggio. Può provenire da chiunque, anche da un giornalista. Con questo criterio tutti i documentari di eventi, sarebbero dossieraggi»: secondo il Ministro della Giustizia, definire una invasione della sfera privata – come accusa l’Anm e parte della sinistra sul caso Apostolico – «la documentazione di un evento pubblico è violare un principio di elementare logica aristotelica: si chiama principio di non contraddizione».
Spiega Nordio con rigorosa argomentazione: «Se tu partecipi a una manifestazione pubblica, non puoi dire di esser stato spiato nella tua vita privata. Questa irragionevolezza può essere una voce dal sen fuggita nella polemica politica. Ma mi stupisce dolorosamente che provenga da alcuni magistrati». Davanti infine alle ipotesi di “dimissioni” della giudice al momento confermata dal Tribunale civile di Catania nel medesimo ruolo sul tema immigrazione, il Ministro Nordio conclude sempre a “Libero” «Il ministro della Giustizia non può esprimersi su questo caso specifico, prima di aver acquisito tutti gli elementi necessari. Ufficialmente non sappiamo nemmeno se la magistrata abbia partecipato o no a quella manifestazione. Sono state annunciate interrogazioni. Faremo subito accertamenti».